Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Microplastiche trovate negli scheletri dei coralli

(25 Settembre 2024)

Roma, 25 set. – Tutte e tre le parti dell’anatomia del corallo (muco superficiale, tessuto e scheletro) contengono microplastiche. E’ quanto scoperto da un team di ricercatori guidati dall’ Università di Kyushu, Giappone che ha pubblicato i propri risultati su Science of The Total Environment. Le scoperte sono state possibili grazie a una nuova tecnica di rilevamento delle microplastiche sviluppata dal team e applicata per la prima volta ai coralli. Queste scoperte potrebbero anche spiegare il “problema della plastica mancante” che ha lasciato perplessi gli scienziati, per il quale circa il 70 per cento dei rifiuti di plastica che sono finiti negli oceani non è stato poi rilevato. “Nel sud-est asiatico, l’inquinamento da plastica è diventato un problema significativo. Complessivamente, ogni anno vengono scaricati quasi 10 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, equivalenti a 1/3 del totale mondiale”, spiega il professore  Suppakarn Jandang del Research Institute for Applied Mechanics (RIAM) della Kyushu e primo autore dello studio. “Parte di questa plastica viene scaricata nell’oceano, dove si degrada in microplastiche”. Per studiare il problema dell’inquinamento da plastica nel sud-est asiatico, nel 2022 il RIAM ha stretto una partnership con la Chulalongkorn University in Thailandia. In totale gli studiosi hanno raccolto e studiato 27 campioni di corallo di quattro specie. Nei loro campioni sono state trovate 174 particelle di microplastica, per lo più di dimensioni comprese tra 101 e 200 μm, vicine alla larghezza di un capello umano. Delle microplastiche rilevate, il 38 per cento era distribuito sul muco superficiale, il 25 per cento nei tessuti e il 37 per cento nello scheletro. Per quanto riguarda i tipi di microplastica, il team ha scoperto che nylon, poliacetilene e polietilene tereftalato (PET) erano i tre più diffusi, rappresentando rispettivamente il 20,11 per cento, il 14,37 per cento e il 9,77 per cento dei campioni identificati. Queste nuove scoperte indicano anche che i coralli potrebbero fungere da “pozzo” delle plastiche in mare. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla