Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Il caldo estremo può sconvolgere le nostre abitudini quotidiane

(30 Settembre 2024)

Roma – Il caldo estremo altera in modo significativo il modo in cui le persone affrontano la loro vita quotidiana, influenzando tutto, dal tempo trascorso a casa alle scelte di trasporto. E’ quanto emerge da uno studio guidato dall’ Arizona State University e pubblicato su Transportation Research Part D. Secondo lo studio, il caldo estremo riduce significativamente la quantità di tempo che le persone trascorrono fuori casa. Nelle giornate estremamente calde, è più probabile che le persone rimangano in casa, riducano le attività all’aperto ed evitino gli spostamenti non essenziali. Ad esempio, i dati mostrano una marcata diminuzione degli spostamenti effettuati per svago, shopping e socializzazione quando le temperature salgono alle stelle. Inoltre, le persone spostano i loro spostamenti in orari più freschi della giornata, optando per spostamenti al mattino presto o in tarda serata per evitare il caldo di mezzogiorno. La ricerca mostra un chiaro cambiamento nelle scelte di trasporto in condizioni di caldo estremo. L’uso dell’auto aumenta, mentre gli spostamenti fatti a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici diminuiscono significativamente. In media, gli spostamenti con i mezzi pubblici diminuiscono di quasi il 50 per cento nelle giornate di caldo estremo, poiché le persone cercano sollievo in veicoli privati con aria condizionata. Gli autori notano che questo cambiamento presenta sfide significative per le città che mirano a promuovere opzioni di trasporto sostenibili come camminare e usare i mezzi pubblici, soprattutto perché le comunità sperimentano condizioni climatiche estreme con maggiore frequenza. Lo studio ha anche scoperto che alcuni gruppi sono particolarmente vulnerabili agli effetti negativi del caldo estremo. Gli individui a basso reddito e quelli senza accesso alle auto hanno maggiori probabilità di affidarsi a camminare o ai trasporti pubblici, modalità che li espongono a temperature pericolose. Questi individui sono anche quelli con la minore flessibilità in termini di quando e dove lavorare, rendendo quindi necessario viaggiare anche quando le temperature sono opprimenti. Mentre gli individui con redditi più elevati hanno riferito di aver fatto molti meno spostamenti nelle giornate estremamente calde, gli individui con redditi più bassi e quelli senza accesso a un’auto non hanno mostrato cali apprezzabili nei spostamenti giornalieri, il che suggerisce che sono più vulnerabili ed esposti agli effetti deleteri del caldo estremo. La ricerca evidenzia anche che gli anziani incontrano maggiori difficoltà nell’adattare le loro routine quotidiane e rischiano di sperimentare l’isolamento sociale nei giorni in cui si riparano al chiuso dal caldo.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla