Roma – I medici professionisti dovrebbero essere formati anche in ambito nutrizionale. A sostenerlo gli esperti della Harvard TH Chan School of Public Health, della Tufts University e della società di consulenza britannica Sprink Ltd., che hanno pubblicato un articolo sul Journal of American Medical Association Network Open per enfatizzare l’importanza di questo aspetto. Il team, guidato da David Eisenberg, Alexis Cole, Edward Maile e Matthew Salt, ha intervistato un gruppo eterogeneo di professionisti per raggiungere un consenso sulle competenze nutrizionali proposte per studenti di medicina e tirocinanti. Attualmente, spiegano gli esperti, negli Stati Uniti non sono richieste competenze nutrizionali a livello nazionale nell’ambito della formazione medica. Stando a quanto emerge dall’indagine, l’integrazione delle competenze nella formazione medica avrebbe invece il potenziale per migliorare la salute umana, fornendo agli studenti le conoscenze di cui avrebbero bisogno per consigliare ai propri pazienti in materia di scelte alimentari. “È scioccante che non ci siano competenze nutrizionali richieste a livello nazionale nell’ambito dell’istruzione medica – commenta Eisenberg – è una lacuna notevole, specialmente a fronte delle dilaganti epidemie di obesità, diabete e altre problematiche croniche legate all’alimentazione, nonché i costi finanziari e sociali ad esse associati”. Nell’ambito dell’indagine, i ricercatori hanno compilato un elenco di 354 competenze nutrizionali incluse nella letteratura accademica e hanno reclutato un gruppo di esperti composto da 37 educatori medici, scienziati della nutrizione, medici praticanti, direttori di residenze mediche e dietologi nutrizionisti registrati da tutto il paese. Il sondaggio ha permesso di identificare 36 competenze nutrizionali da raccomandare per le scuole di medicina e formazione universitaria, che abbracciavano sei categorie: conoscenze nutrizionali di base, valutazione e diagnosi, capacità comunicative, salute pubblica, supporto e trattamento collaborativi per condizioni specifiche e indicazioni per le visite successive. Il 97 per cento dei relatori chiedeva inoltre test formali sulla nutrizione durante gli esami di abilitazione e certificazione per i futuri medici. Il 95 per cento dei partecipanti al panel riteneva che le istituzioni dovrebbero rendicontare la propria didattica in materia di competenze nutrizionali e il 92 per cento sosteneva l’importanza di utilizzare questionari tra gli studenti per valutare la loro competenza. Il 73 per cento suggeriva di includere competenze relative all’impatto delle scelte alimentari sulla salute del pianeta e dell’ambiente. “Garantire che i medici abbiano le conoscenze necessarie per aiutare i propri pazienti – conclude Eisenberg – è fondamentale per promuovere l’equità sanitaria e migliorare la salute delle persone e del pianeta. Il nostro panel si basa sui resoconti statunitensi, quindi i risultati potrebbero non essere generalizzabili, ma l’approccio che abbiamo adottato potrebbe rappresentare la base per i futuri studi simili”.(30Science.com)
Valentina Di Paola
USA, esperti chiedono competenze nutrizionali nell’istruzione medica
(30 Settembre 2024)
Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).