Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Una nuova imbottitura per gli elmetti potrebbe salvare i soldati dai traumi cranici

(20 Settembre 2024)

Roma – I ricercatori del Southwest Research Institute (SwRI) e della University of Texas di San Antonio (UTSA) stanno creando innovative protezioni per caschi militari progettate per prevenire i traumi cranici (TBI). Il progetto è guidato dal dott. Daniel Portillo dello SwRI e dal dott. Morteza Seidi dell’UTSA. “La crescente incidenza di TBI tra i militari dimostra un’urgente necessità di equipaggiamento protettivo migliorato negli ambienti di combattimento e addestramento”, ha affermato Portillo. “L’uso diffuso di ordigni esplosivi improvvisati e armi da fuoco ha reso i TBI particolarmente diffusi e i caschi sono la principale forma di protezione contro i traumi cranici e cerebrali”. SwRI e UTSA collaboreranno a un casco che include un’imbottitura multi-comportamento che diventa morbida o rigida a seconda del tipo di impatto che subisce chi lo indossa. Durante un impatto violento, come una caduta, l’imbottitura si ammorbidisce per attutire il colpo. Un impatto balistico da schegge o proiettili irrigidirà l’imbottitura per assorbire l’energia cinetica dell’impatto e prevenire lesioni al cranio e al cervello. “Gli impatti balistici si verificano a velocità estremamente elevate”, ha affermato Seidi. “Sono molto diversi dagli impatti violenti a velocità relativamente inferiori, motivo per cui è difficile creare un casco che possa proteggere da entrambi”. Il dott. Dan Nicolella di SwRI e la dott. ssa Marzieh Memar di UTSA guideranno l’analisi computerizzata della risposta del cervello umano per valutare le prestazioni complessive dell’imbottitura nel ridurre la probabilità di lesioni cerebrali. I ricercatori utilizzeranno la tecnologia di stampa 3D per costruire le imbottiture del casco e quindi testeranno la loro capacità di mitigare le lesioni a vari livelli di entrambi i tipi di impatti, simulando condizioni del mondo reale. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla