Valentina Di Paola

L’IA potrebbe monitorare i sintomi della broncopneumopatia

(11 Settembre 2024)

Roma –  Le lievi sfumature nei cambiamenti della voce potrebbero essere analizzate attraverso un semplice smartphone, da un’applicazione in grado di valutare il rischio di un peggioramento della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). A delineare questa interessante prospettiva uno studio, presentato dagli scienziati del Maastricht University Medical Centre, durante il Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna. Il team, guidato da Loes van Bemmel, ha cercato di individuare le differenze a livello vocale che si manifestano durante un’acutizzazione dei sintomi della malattia. La BPCO, spiegano gli esperti, è una patologia polmonare grave e di lunga durata, che provoca enfisema e bronchite cronica. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, questa condizione rappresenta la terza causa di decesso a livello mondiale. In caso di esacerbazione, si verifica un’acutizzazione dei sintomi, che si manifesta con difficoltà respiratorie e tosse, necessita di cure extra o di ospedalizzazione e aumenta il rischio di morte per il paziente. Tuttavia, se si interviene tempestivamente, le probabilità di successo delle terapie sono significativamente più elevate. “Dopo l’esacerbazione – afferma van Bemmel – la qualità della vita dei pazienti può calare notevolmente a causa dei peggioramenti a livello di funzionalità polmonare e del rischio di eventi cardiovascolari come infarto e ictus. È fondamentale riconoscere questi casi così da intervenire il prima possibile”. Nell’ambito dell’indagine, il gruppo di ricerca ha coinvolto 28 persone con BPCO, che hanno registrato le loro voci attraverso un’applicazione per smartphone ogni giorno per 12 settimane. I partecipanti hanno inoltre compilato un questionario giornaliero per valutare la percezione dei loro sintomi. Gli audio raccolti, che comprendevano esalazioni vocalizzate e la lettura di un breve paragrafo, sono stati poi analizzati accuratamente dal gruppo di ricerca. Nell’arco di tempo del lavoro, 16 pazienti hanno sperimentato la riacutizzazione dei sintomi, e gli scienziati hanno scoperto che questi eventi erano preceduti da un leggero cambiamento nella loro voce, che diventava lievemente più acuta e tendente al tremolio. “Questi sono dati preliminari – precisa van Bemmel – che dovranno essere convalidati su coorti più ampie. Se riusciremo a sviluppare uno strumento in grado di rilevare i piccoli cambiamenti che si verificano nei pazienti a livello vocale, potremmo ridurre significativamente il rischio di complicazioni gravi. L’utilizzo di una semplice applicazione consentirebbe agli utenti di gestire in autonomia la propria condizione”. Il gruppo di ricerca sta sviluppando il software SPEAK, un’applicazione di intelligenza artificiale destinata alle persone con BPCO, per rilevare le eventuali esacerbazioni dei segnali vocali e fornire supporto per il trattamento autonomo dei sintomi. “Sebbene ogni malattia sia diversa – concludono gli autori – l’analisi del linguaggio potrebbe potenzialmente aiutare anche in altre condizioni. Sospettiamo che esistano biomarcatori del linguaggio per molte malattie respiratorie. L’uso dello smartphone per rilevare i sintomi rende lo screening economico, semplice e adatto a tutti”.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).