Roma – Sviluppare un nuovo test diagnostico rapido che consente di rilevare la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) attraverso un semplice esame del sangue. A questo obiettivo è stato orientato uno studio, pubblicato sulla rivista Brain Communications, condotto dagli scienziati di Brain Chemistry Labs, un’organizzazione senza scopo di lucro con sede a Jackson Hole, nel Wyoming. Il team, guidato da Sandra Banack, ha ideato un approccio innovativo per riconoscere la SLA, che si basa su piccole sequenze di acidi nucleici, noti come microRNA, estratti da minuscole vescicole rilasciate dal cervello e dal sistema nervoso. La sclerosi laterale amiotrofica, spiegano gli esperti, è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i neuroni del cervello e del midollo spinale e provoca una paralisi graduale, che infine impedisce i movimenti.
Attualmente, la diagnosi si basa su un esame clinico approfondito, per il quale può essere necessario attendere fino a 12 mesi, entro i quali molti pazienti sperimentano un notevole peggioramento dei sintomi. Allo stesso tempo, diagnosi errate si verificano nel 68 per cento dei casi, complicando ulteriormente la situazione e riducendo le possibilità di adottare tempestivamente il trattamento adeguato. Nell’ambito dell’indagine, i ricercatori hanno analizzato le sequenze di microRNA prelevate da centinaia di campioni di pazienti. Gli autori hanno quindi individuato i biomarcatori per la SLA, composti da otto distinte sequenze di microRNA. Grazie a queste sequenze è stato possibile distinguere in modo sensibile e specifico i campioni di sangue dei pazienti affetti dalla condizione da quelli associati agli individui sani, con una precisione del 98 per cento. “Questo strumento potrebbe facilitare il riconoscimento della sclerosi laterale amiotrofica – afferma Banack – una diagnosi rapida migliora sensibilmente i tassi di sopravvivenza per i pazienti con la condizione. Speriamo di rendere il test ampiamente disponibile ai neurologi entro i prossimi 18-24 mesi”. (30Science.com)