Roma – Scarseggiano a livello nazionale gli auto-iniettori di adrenalina contro lo shock anafilattico, farmaci salvavita per centinaia di migliaia di pazienti a rischio di gravi reazioni allergiche. In particolare, risulta carente il farmaco del brand Chenpen, il più utilizzato (iniettabile per via intramuscolare e in autonomia ai primi segni di shock anafilattico), soprattutto nella formulazione 500 mcg, che sarà quasi introvabile dalla fine di settembre. Un quadro preoccupante, già segnalato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), con una nota rilasciata lo scorso luglio nella quale annunciava l’imminente carenza del farmaco in questo tipo di formulazione che si protrarrà fino all’inizio della prossima estate. Per supportare operatori sanitari e pazienti in questa fase critica e indirizzarli nella scelta di trattamenti sostitutivi, la Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC) e l’Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAIITO) hanno deciso di unire le forze e creare una task force. “Le numerose segnalazioni che arrivano dai pazienti – dichiarano i coordinatori della Task Force Gabriele Cortellini (AAITO) e Vincenzo Patella (SIAAIC) – rendono sempre più evidente come si stia aggravando l’indisponibilità di questi farmaci salvavita che risultano sempre più difficili da reperire. Ci troviamo in una situazione di emergenza che va monitorata e gestita perché non diventi più allarmante. Gli auto-iniettori di adrenalina sono, infatti, indispensabili contro lo shock anafilattico, una reazione allergica generalizzata, che si manifesta all’improvviso e che può portare a morte se non prontamente trattata. In questi casi l’adrenalina rappresenta un farmaco salvavita e coloro che sono a rischio di shock anafilattico devono sempre tenerlo con sé e non esitare a utilizzarlo se compaiono i primi sintomi”. Come annunciato dall’Aifa, a livello nazionale si sta delineando una riduzione nella disponibilità degli auto-iniettori di adrenalina, in particolare dei farmaci commercializzati con il brand Chenpen, soprattutto nella formulazione da 500 mcg, a causa di una elevata richiesta e rallentamenti nella produzione. “Per garantire continuità terapeutica è necessario ricorrere a farmaci equivalenti autorizzati dall’Aifa, che però spesso presentano modalità di utilizzo o conservazione differenti”, riferiscono Patella e Cortellini. “È fondamentale, dunque, rivolgersi allo specialista o al medico prescrittore per ricevere informazioni e istruzioni sull’utilizzo di device alternativi al fine di non incorrere in errori di dosaggio o interruzioni del trattamento”, concludono. (30Science.com)
Valentina Arcovio
Allergologi, si aggrava la carenza di farmaci contro shock anafilattico
(13 Settembre 2024)
Valentina Arcovio