Roma – Il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) è stato associato a un’efficacia del 75 per cento nel prevenire l’ospedalizzazione tra gli adulti americani di età pari o superiore ai 60 anni. Questo incoraggiante risultato emerge da uno studio, pubblicato sul Journal of the American Medical Association (JAMA), condotto dagli scienziati del network Investigating Respiratory Viruses in the Acutely Ill (IVY), con la partecipazione di ricercatori dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) di Atlanta e del Vanderbilt University Medical Center di Nashville. Il team, guidato da Diya Surie, ha coinvolto quasi 3.000 adulti ospedalizzati in 19 stati degli Stati Uniti tra ottobre 2023 e marzo 2024. L’efficacia del vaccino è stata calcolata confrontando i tassi di vaccinazione tra i pazienti ospedalizzati per RSV e quelli ricoverati per altre malattie respiratorie. Stando a quanto emerge dall’indagine, il vaccino ha dimostrato una protezione significativa sia nei pazienti di età compresa tra 60 e 74 anni, con un’efficacia del 75 per cento, che saliva al 76 per cento per la fascia di popolazione di età superiore ai 75 anni. Questi risultati, commentano gli esperti, confermano l’importanza della vaccinazione per le persone particolarmente vulnerabili alle malattie respiratorie, come gli anziani e i pazienti con sistema immunitario compromesso. “Il nostro lavoro – scrivono gli autori – dimostra che il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale è efficace nel prevenire l’ospedalizzazione. Questi dati sono particolarmente rilevanti, dato che il RSV provoca ogni anno tra 60 e 160 mila casi di infezione tra gli adulti di età pari e superiore ai 65 anni in America. Saranno comunque necessari ulteriori approfondimenti per confermare questi risultati e valutare l’efficacia del vaccino in diverse stagioni e tra differenti sottogruppi della popolazione”. (30Science.com)
Valentina Di Paola
Efficace negli anziani il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV)
(4 Settembre 2024)
Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).