Roma – La povertà mestruale porta circa il 30 per cento delle adolescenti a sperimentare serie difficoltà ad accedere ai prodotti specifici per le mestruazioni, come assorbenti e medicinali. Questo allarmante risultato emerge da uno studio, presentato durante la Conferenza nazionale 2024 dell’American Academy of Pediatrics e condotto dagli scienziati della Stanford University e dell’Università del Maryland. Il team, guidato da Meleah Boyle, ha valutato i dati raccolti nell’ambito del Teen Heath Screen, un sondaggio elettronico compilato da 678 adolescenti (di età compresa tra 13 e 21 anni), progettato per migliorare il rilevamento delle infezioni sessualmente trasmissibili nel pronto soccorso. I ricercatori hanno individuato 236 ragazze che avevano riferito di aver avuto bisogno di medicinali o prodotti per il ciclo senza aver possibilità di acquistarli, o di aver dovuto utilizzare prodotti diversi da assorbenti durante il ciclo mestruale. In altre parole, riportano gli studiosi, un adolescente su tre che si è rivolta al pronto soccorso pediatrico ha segnalato difficoltà e impossibilità di utilizzare prodotti per il ciclo mestruale. La povertà mestruale, spiegano gli esperti, rappresenta un’area di ricerca in crescita negli Stati Uniti e in Europa. Stime precedenti avevano indicato che 11,9 milioni di donne soffrono di povertà mestruale, sperimentando l’impossibilità di accedere e utilizzare prodotti mestruali. Questo disagio può portare ad assenze da scuola o dal lavoro, ma anche a esiti negativi per la salute, come infezioni del tratto urinario e vaginosi batterica. “Il nostro lavoro – afferma Boyle – evidenzia la natura diffusa della povertà mestruale e la necessità di azioni di ampio respiro, sia a livello locale che nazionale, per aumentare la convenienza e l’accessibilità dei prodotti per le mestruazioni”. Dopo aver aggiustato i dataset, i ricercatori non hanno rilevato differenze nella prevalenza di povertà mestruale in base allo stato assicurativo, l’etnia di provenienza e l’età. “I nostri dati – commenta l’esperta – evidenziano la necessità di sviluppare e definire programmi di sanità pubblica e cambiamenti nelle politiche nazionali e internazionali, per garantire alle giovani ragazze l’accesso a ciò di cui hanno bisogno per ridurre il rischio di effetti negativi sulla salute”. “Garantire l’accesso a prodotti sani e appropriati per l’igiene mestruale – conclude – dovrebbe essere una priorità per la salute pubblica”. (30Science.com)
Valentina Di Paola
1 adolescente su 3 non ha accesso a prodotti per le mestruazioni
(27 Settembre 2024)
Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).