Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Un passo in avanti verso le pale eoliche riciclabili

(28 Agosto 2024)

Roma – Grazie a un nuovo materiale, sarà possibile in futuro realizzare pale eoliche riciclabili. È quanto emerge da uno studio guidato dal National Renewable Energy Laboratory (NREL) del Dipartimento dell’Energia USA e pubblicato su Science. La nuova resina, realizzata con materiali prodotti utilizzando risorse bioderivate, ha prestazioni pari all’attuale standard di settore delle pale realizzate con una resina termoindurente e supera alcune resine termoplastiche destinate a essere riciclabili. I ricercatori hanno costruito un prototipo di pala di 9 metri per dimostrare la producibilità di una resina derivabile dalla biomassa sviluppata dal NREL, soprannominata PECAN. L’acronimo sta per PolyEster Covalently Adaptable Network, e il processo di fabbricazione si adatta ai metodi attuali. Con la tecnologia attuale, le pale eoliche durano circa 20 anni, dopodiché possono essere riciclate meccanicamente, ad esempio sminuzzate per essere utilizzate come riempitivo per calcestruzzo. PECAN segna un balzo in avanti grazie alla capacità di riciclare le pale utilizzando processi chimici blandi. Il processo di riciclo chimico consente di recuperare e riutilizzare più e più volte i componenti delle pale, consentendo la rifabbricazione dello stesso prodotto, secondo Ryan Clarke, ricercatore post-dottorato presso l’NREL e primo autore del nuovo articolo. “È davvero un approccio senza limiti se fatto bene”. Ha affermato che il processo chimico è stato in grado di smantellare completamente il prototipo della pala in sei ore. “Il metodo PECAN per lo sviluppo di pale di turbine eoliche riciclabili rappresenta un passo fondamentale nei nostri sforzi per promuovere un’economia circolare per i materiali energetici”, ha affermato Johney Green, direttore associato del laboratorio per le scienze dell’ingegneria meccanica e termica dell’NREL. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla