Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Contro i blackout da climate change serve alleanza tra aziende di energia

(21 Agosto 2024)

Roma – Se le grandi aziende di fornitura di energia nell’America Nord Occidentale ampliassero gli attuali schemi per condividere l’elettricità, potrebbero ridurre i rischi di blackout da ondate di calore del 40 per cento. E’ quanto emerge da una nuova ricerca del  Climate and Energy Policy Program  presso lo  Stanford Woods Institute for the Environment. Lo studio evidenzia come un tale cambiamento potrebbe anche aiutare a garantire che l’opinione pubblica e la politica rimangano favorevoli alla crescita delle energie rinnovabili. “I nuovi approcci alla gestione della rete possono sfruttare le opportunità create dal nostro sistema elettrico in rapida evoluzione e affrontare lo stress crescente dovuto al caldo estremo, alla siccità e ad altri eventi legati al clima”, ha affermato il coautore dello studio Michael Mastrandrea , direttore della ricerca del Climate and Energy Policy Program. Lo studio si concentra sulla rete elettrica che si estende dalla costa occidentale alle Grandi Pianure e dal Canada occidentale alla Bassa California. Negli ultimi anni, eventi di calore estremo e gravi siccità hanno messo a dura prova la domanda della rete e ridotto la disponibilità di energia idroelettrica. I ricercatori hanno utilizzato modelli di ottimizzazione del sistema energetico per simulare le operazioni di rete in condizioni di stress basate su quelle sperimentate durante un’ondata di calore in California nel 2022, che ha visto una domanda di energia da record. Le loro simulazioni hanno dimostrato che l’ampliamento dell’area di cooperazione potrebbe ridurre il rischio di interruzioni di corrente fino al 40 per cento, ridurre la quantità di energia non servita, quando la domanda di elettricità supera l’offerta, di oltre la metà e aumentare l’affidabilità. Secondo i ricercatori, una cooperazione ampliata tra le utility potrebbe anche massimizzare il valore del crescente portafoglio di energia rinnovabile della regione. La generazione di energia rinnovabile, come l’eolico e il solare, può essere variabile poiché il vento non soffia sempre e il sole splende solo per un certo numero di ore al giorno. L’espansione della cooperazione su un’area geografica più ampia può garantire che la generazione di energia rinnovabile venga utilizzata (o immagazzinata per dopo) quando è disponibile. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla