Gianmarco Pondrano d'Altavilla

La Cina continuerà con le riforme green

(29 Agosto 2024)

Roma – La Cina continuerà a eliminare gradualmente i combustibili fossili e a riformare il suo sistema elettrico, ha affermato l’autorità di regolamentazione dell’energia, pubblicando un libro bianco che elenca a lungo i risultati conseguiti ma che dà poche indicazioni sui nuovi piani per la transizione energetica della Cina. Il capo della National Energy Administration Zhang Jianhua ha affermato che la Cina continuerà a riformare il suo sistema elettrico, ad espandere il mercato spot, a promuovere il commercio di elettricità verde e a sostituire i combustibili fossili con energia rinnovabile. Ha anche chiesto riforme orientate al mercato. Intervenendo in una conferenza stampa tenuta dal Consiglio di Stato, il governo cinese, Zhang ha affermato che lo scorso anno la Cina ha investito 676 miliardi di dollari nella transizione energetica, citando una cifra dell’organizzazione di ricerca BloombergNEF, secondo cui gli investimenti della Cina nella transizione energetica hanno rappresentato il 38 per cento del totale mondiale. Alla domanda se le emissioni di carbonio della Cina potrebbero raggiungere il picco prima dell’obiettivo del 2030, come molti esperti affermano sia sulla buona strada per fare, il vicedirettore del dipartimento di pianificazione dell’agenzia, Song Wen, ha affermato: “Il duplice obiettivo sulle emissioni di carbonio non verrà modificato e i principali obiettivi che ci siamo impegnati a raggiungere non verranno spostati”. La Cina aveva come obiettivo l’installazione di 1.200 gigawatt di energia eolica e solare entro il 2030, ma l’impennata delle installazioni di fonti rinnovabili ha contribuito a raggiungere questo obiettivo a luglio, con sei anni di anticipo. Alla domanda se la Cina potesse stabilire un obiettivo ancora più ambizioso in materia di energie rinnovabili per il 2030, il direttore del dipartimento per le nuove energie Li Changjun ha risposto solo che la Cina avrebbe proposto nuovi obiettivi e misure in base alle condizioni nazionali. Gli analisti affermano che la Cina è in ritardo su alcuni altri obiettivi, tra cui quello di ridurre la sua intensità di carbonio (emissioni di CO2 per unità di output economico) del 18 per cento nei cinque anni fino al 2030. Dovrebbe tagliare le emissioni assolute del 7 per cento all’anno quest’anno e nel 2025 per raggiungerlo, secondo un’analisi dell’organizzazione non-profit Carbon Brief. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla