Roma – Una delle tre principali specie arboree della città di San Paolo, in Brasile, la più grande megalopoli dell’emisfero australe, la Tipuana (Tipuana tipu), nota anche come palissandro o tipu, rappresenta la chiave per una maggiore sostenibilità di quel contesto urbano. E’ quanto emerge da uno studio guidato dall’ Università di San Paolo e pubblicato su Urban Climate. Lo studio ha valutato l’impatto della siccità del 2013-14 sugli alberi nelle strade e nei parchi della città. Il periodo è stato scelto a causa dell’estrema siccità che si è verificata in estate, solitamente una stagione delle piogge in cui la crescita degli alberi è vigorosa. Sulla base di un’analisi della larghezza degli anelli di crescita e dei processi relativi al ciclo del carbonio, gli autori hanno concluso che la fotosintesi degli alberi di tipuana accelera ad alte temperature sia in diversi microhabitat urbani sia durante la siccità, cosicché i tassi di crescita aumentano anche in condizioni meteorologiche restrittive. “Abbiamo bisogno che le città siano sempre più resilienti nel contesto del riscaldamento globale. Un modo per arrivarci è piantare alberi e prendersi cura di quelli esistenti. A volte dobbiamo essere pragmatici, scegliendo specie in grado di rispondere bene a condizioni meteorologiche estreme per non perdere la fornitura di servizi ecosistemici, come la cattura del carbonio e la regolazione della temperatura”, ha affermato Giuliano Locosselli , professore presso il Center for Nuclear Energy in Agriculture (CENA-USP) dell’Università di San Paolo e autore corrispondente del documento. “Gli alberi di tipuana fanno parte del patrimonio di San Paolo, e una visione puramente negativa delle specie esotiche può quindi essere troppo affrettata. Abbiamo dimostrato che queste specie possono effettivamente essere una parte preziosa della biodiversità urbana. Avere alberi di tipuana in città è un vantaggio significativo”, ha affermato Locosselli.(30Science.com)