Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Africa: il Ghana lancia prima coltura OGM

(23 Agosto 2024)

Roma – In Ghana è in corso un dibattito pubblico in merito al lancio da parte del Paese della sua prima coltura geneticamente modificata per la coltivazione commerciale. Il Savanna Agricultural Research Institute, uno dei 13 istituti di ricerca del Consiglio per la ricerca scientifica e industriale del Ghana, ha dichiarato il mese scorso (luglio) di aver lanciato una varietà di fagiolo dall’occhio resistente alla trivellazione del baccello, destinata alla coltivazione commerciale nel Paese. Il parassita Maruca vitrata, altrimenti noto come trivella del baccello del fagiolo, ha devastato le fattorie del Paese, costringendo gli agricoltori del Ghana settentrionale a vivere nel timore di ciò che accadrà quando arriverà il momento del raccolto. Jerry Nboyine, ricercatore senior presso il Savannah Agricultural Research Institute, ha guidato un team che ha guidato lo sviluppo del fagiolo geneticamente modificato (OGM). Questo lavoro aveva lo scopo di aiutare gli agricoltori, che si affidano a metodi tradizionali di controllo dei parassiti per salvare i loro raccolti. “Una singola larva di maruca possono distruggere almeno quattro fiori prima di raggiungere lo stadio adulto”, ha affermato Nboyine. “Dopo aver esaminato oltre 15.000 fagioli provenienti da diverse località dell’Africa e dell’Asia, non siamo riusciti a identificarne nessuno che possedesse la proprietà di riuscire a superare i danni causati da questo particolare insetto”, ha detto il ricercatore a SciDev.Net. “L’unica opzione era ora quella di ricorrere alla modifica genetica.” Prendendo spunto dagli ibridi di mais Bt sviluppati alla fine degli anni ’80, Nboyine e il suo team hanno introdotto il gene Cry1A in fagioli già esistenti in Ghana. “Abbiamo iniziato con un gene noto come gene Cry1A. Quel gene particolare è stato utilizzato per trasformare una particolare varietà di fagiolo”, ha detto. Tuttavia, gli OGM sono oggetto di controversia in Ghana. A maggio di quest’anno, la Corte per i diritti umani del Ghana ha respinto una causa che contestava l’introduzione di questo seme OGM nel Paese, ponendo fine a una dura battaglia legale durata nove anni tra l’Autorità nazionale per la biosicurezza e gruppi della società civile. (30Science.com)

 

Gianmarco Pondrano d'Altavilla