Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Potenziali terroristi possono essere identificati dai post sui social media

(5 Agosto 2024)

Roma – I post online, nel caso di specie su un forum di estrema destra, sono legati alla possibilità di prevedere chi e quando commetterà un atto terroristico. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato su Personality and Social Psychology Bulletin da un team di ricerca guidato dall’ Università di Bath. In particolare post che si riferivano specificamente alla logistica, alla pianificazione operativa (inclusa la conoscenza delle armi e l’elusione delle forze dell’ordine) e all’azione violenta hanno contrassegnato gli individui che avrebbero poi effettivamente commesso reati terroristici. Il team di ricerca ha confrontato i post di terroristi di estrema destra condannati con i post di persone con idee estremiste di estrema destra che non hanno poi commesso atti di violenza. La maggior parte dei delinquenti era stata condannata negli Stati Uniti (75 per cento), il 20 per cento condannato nel Regno Unito e il restante 5 per cento in Australia, Canada e Nuova Zelanda. “La nostra ricerca dimostra che possiamo identificare sui social media le persone che poi commettono azioni estremiste, individuando i post che riguardano l’acquisizione di know-how e lo sviluppo della capacità di commettere atti terroristici”, ha affermato la dott. ssa Olivia Brown , professoressa associata di Digital Futures presso la University’ School of Management e vicedirettrice del Bath Institute for Digital Security and Behaviour. “Questo metodo può aiutare a identificare le persone che sono realmente pericolose e che potrebbero causare danni fisici, in contrapposizione a quelle che probabilmente limiteranno il loro estremismo a visioni radicali e discorsi d’odio online”. I ricercatori hanno trascorso un anno a compilare un database unico di oltre 200.000 post sui social media dal 2011 al 2019. Questi post provenivano da 26 individui condannati per reati legati al terrorismo (principalmente negli Stati Uniti e alcuni nel Regno Unito) e da 48 persone che condividevano contenuti estremisti su forum di estrema destra su Iron March, Gab e Discord, che non erano stati condannati. “Purtroppo, l’enorme volume di contenuti estremisti online significa che identificare le persone con maggiori probabilità di causare danni è come cercare un ago in un pagliaio”, ha affermato la Brown. “Abbiamo individuato segnali di rischio per rendere il pagliaio più piccolo e l’ago più grande, il che può servire per dare priorità alle risorse di monitoraggio su un gruppo più piccolo di persone che riteniamo abbiano maggiori probabilità di agire”.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla