Lucrezia Parpaglioni

Studio, ecig aggirano le regole con effetti sconosciuti per la salute

(7 Agosto 2024)

Roma – Nell’apparente tentativo di aggirare le normative sulla salute pubblica che riguardano i prodotti del vaping, alcune aziende produttrici di tabacco hanno iniziato a sostituire la nicotina nelle sigarette elettroniche con sostanze chimiche affini, che hanno proprietà simili ma effetti sconosciuti sulla salute. Lo rivela una ricerca della Duke e dell’Università di Yale, pubblicata su JAMA. I ricercatori hanno anche scoperto che la quantità di queste sostanze chimiche, note come analoghi della nicotina, non è accuratamente indicata sulla confezione. “I prodotti per il vaping contenenti nicotina sono soggetti a leggi federali che ne vietano la vendita ai minori di 21 anni”, ha dichiarato Sairam V. Jabba, ricercatore senior presso la Duke University School of Medicine e coautore dello studio. “Gli analoghi della nicotina non sono attualmente soggetti al processo della FDA e non sono stati studiati per i loro effetti sulla salute”, ha continuato Jabba. “La nostra analisi di alcuni prodotti per il vaping, contenenti analoghi della nicotina rivenduti negli Stati Uniti, ha rilevato significative e preoccupanti imprecisioni negli ingredienti che questi prodotti dichiarano di contenere e in quelli che effettivamente contengono”, ha spiegato Jabba. “Inoltre – ha aggiunto Jabba – è possibile che i produttori stiano cercando di evitare la regolamentazione della FDA sul tabacco”. Una sostanza chimica, nota come 6-metil nicotina, ha dimostrato in esperimenti sui roditori di essere molto più potente della nicotina nel colpire i recettori cerebrali e di essere più tossica della nicotina. Gli analoghi della nicotina erano inclusi nelle sigarette elettroniche aromatizzate, che secondo precedenti ricerche sono preferite dai giovani e da coloro che svapano per la prima volta. Jabba e colleghi, tra cui il coautore Sven Eric Jordt, hanno analizzato un prodotto per sigarette elettroniche venduto con il marchio Spree Bar, disponibile in almeno nove gusti e indicato come contenente il 5% di 6-metil nicotina. I risultati dello studio hanno mostrato che la quantità effettiva della sostanza chimica era inferiore di circa l’88% rispetto a quella indicata nell’etichetta. Le sigarette elettroniche includono anche un dolcificante artificiale che è fino a 13.000 volte più dolce dello zucchero da tavola e un refrigerante artificiale che imita gli effetti del mentolo. Una seconda marca di sigarette elettroniche, commercializzata come Nixotine, Nixodine, Nixamide e Nic-Safe, conteneva un analogo della nicotina chiamato nicotinamide, anch’esso a livelli inferiori a quelli indicati sulle etichette, e combinato con quantità non rivelate di 6-metil nicotina. Questo marchio non includeva edulcoranti o refrigeranti. “Questi prodotti sembrano essere progettati per aggirare le leggi e i regolamenti in vigore per proteggere le persone, soprattutto i bambini, dagli effetti nocivi del fumo e dell’uso del tabacco”, ha dichiarato Jordt.”Non sappiamo cosa facciano queste sostanze chimiche quando vengono riscaldate e inalate”, ha proseguito Jordt. “Queste sono domande che dovrebbero trovare risposta prima di autorizzare l’immissione sul mercato di questi prodotti”, ha concluso Jordt.  (AGI)

 

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.