Roma – Le zanzare sembrano in grado di rintracciare gli infrarossi generati dal calore corporeo per individuare gli esseri umani da pungere. A questa conclusione giunge uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati dell’Università della California a Santa Barbara. Il team, guidato da Nicolas DeBeaubien e Avinash Chandel, ha utilizzato degli esemplari femmine di zanzare per misurare la loro attività di ricerca dell’ospite in due zone, esposte a stimoli differenti. Le zanzare Aedes aegypti, spiegano gli esperti, sono in grado di diffondere dengue, febbre gialla, Zika e altre malattie, che ogni anno provocano 100 milioni di casi e centinaia di migliaia di decessi. La specie Anopheles gambiae è invece responsabile della trasmissione del virus che causa la malaria, associata a oltre 400 mila decessi ogni anno. Gli scienziati si interrogano da decenni allo scopo di capire come questi pericolosissimi insetti rintraccino le loro vittime. Da anni è noto che le zanzare integrano informazioni da molti sensi, e questo lavoro suggerisce che questi fastidiosi animali sono in grado di utilizzare anche il rilevamento a infrarossi. “Aedes aegypti – spiega DeBeaubien – è eccezionalmente abile nel riconoscere ospiti umani. Sapevamo già che fosse in grado di tracciare l’anidride carbonica emessa dalla respirazione, il calore della pelle, l’umidità del nostro corpo, oltre ai sensi come la vista e l’olfatto”. Nell’ambito del lavoro, gli autori hanno esposto le zanzare a due zone caratterizzate da odori umani e anidride carbonica in concentrazioni simili a quelle associate al respiro. In una delle due aeree, però, gli scienziati hanno aggiunto dei raggi infrarossi a una temperatura di 34º, simile a quella tipica della pelle. Questa caratteristica sembrava portare le zanzare a raddoppiare l’attività di ricerca degli ospiti, il che dimostra che gli insetti possono percepire la radiazione infrarossa per localizzare le proprie prede. “L’effetto dell’infrarosso non era mai stato osservato prima – commenta Craig Montell, altra firma dell’articolo – ma sospettiamo che ciò possa dipendere dalle metodologie utilizzate. Nessun indizio, preso singolarmente, stimola l’attività di ricerca. Nel contesto di altri parametri, come la CO2, e l’odore umano, le radiazioni infrarosse fanno la differenza”. “Nonostante le loro dimensioni ridotte – conclude DeBeaubien – le zanzare sono responsabili di più decessi umani di qualsiasi altro animale. La nostra ricerca accresce la comprensione di come esse riescano a individuare gli esseri umani e potrebbe offrire nuove possibilità di controllare la trasmissione delle malattie veicolate da questi insetti”. (30Science.com)

Valentina Arcovio
Le zanzare ci trovano anche con gli infrarossi
(23 Agosto 2024)
Valentina Arcovio