Valentina Arcovio

A settembre 8 pazienti con sclerosi multipla saliranno a bordo di Nave Palinuro

(28 Agosto 2024)

Roma – Nella prima settimana di settembre un gruppo di 8 giovani pazienti donne con sclerosi multipla salirà a bordo della Nave Scuola Palinuro e avranno così la possibilità di fare un’esperienza unica. L’iniziativa rientra in un progetto realizzato dalla Fondazione Tender to Nave Italia (TTNI), con l’Università degli Studi di Verona (Univr), l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) con la sua Fondazione (FISM), e Marina Militare. La Nave Scuola Palinuro della Marina Militare effettua ogni anno campagne addestrative a favore degli allievi della 1a corso della Scuola Navale Militare Francesco Morosini di Venezia e degli allievi nocchieri della 2a classe corsi normali marescialli (NMRS) della Scuola Sottufficiali di Taranto, al fine di svolgere attività di ambientamento a bordo, istruzione marinaresca, formazione professionale e accrescimento culturale. Grazie al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, a settembre il Comandante e l’equipaggio di Palinuro metteranno a disposizione la propria esperienza a favore di giovani donne colpite da sclerosi multipla, coinvolte nel progetto sperimentale ESPRIMO di Univr. “Il viaggio di ESPRIMO – demons on the boat”, è un progetto ideato da ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’Università di Verona, guidati da Michela Rimondini. I risultati ottenuti nel biennio 23/24 con pazienti tra i 18 e i 45 anni affetti da sclerosi multipla, imbarcati sul brigantino Nave Italia, pubblicati dalla rivista Journal of Contextual Behavioral Science, sono stati così incoraggianti nel raggiungimento di maggiore autonomia, autostima e riabilitazione psicomotoria da sollecitare un allargamento degli obiettivi di ricerca coinvolgendo anche Nave Palinuro. In concomitanza delle regate dell’American Cup a Barcellona 2024, prevista per la prima settimana di settembre, il nuovo e sfidante esperimento avrà luogo. Otto giovani adulte con sclerosi multipla si imbarcheranno su Palinuro, affrontando sfide simili a quelle affrontate a bordo dai giovani allievi del Morosini. Realizzare un percorso avventuroso immersi nella natura per favorire il processo di adattamento della malattia in giovani pazienti con SM e monitorare gli aspetti motori, psicologici e relazionali integrati nell’esperienza sfidante della navigazione: questi gli obiettivi scientifici del programma che si svolgerà sul Palinuro, disegnato da Michela Rimondini con l’ausilio dei ricercatori FISM, Jessica Podda e Giampaolo Brichetto. In parallelo, Univr e AISM monitoreranno il processo di apprendimento, i benefici ottenuti, le riflessioni e i cambiamenti legati all’esperienza di navigazione, da parte dei pazienti a bordo. Grazie alla pluriennale esperienza di TTNI e al personale della Marina Militare, il metodo Nave Italia si è affermato negli ultimi 18 anni come uno dei sistemi riabilitativi e psicoeducativi più efficaci al mondo. Sfruttando avventura, disciplina militare, inclusione sociale e prossimità nella relazione d’aiuto, imbarchi di una settimana sono in grado di modificare comportamenti, pregiudizi personali e autonomie, permettendo di raggiungere una qualità di vita migliore a persone rese fragili da disabilità e disagio. A bordo del Palinuro si sperimenterà per la prima volta il Metodo Nave Italia su 8 giovani donne colpite da sclerosi multipla, che potranno vivere l’entusiasmante avventura come membri effettivi dell’equipaggio, attorniati dal mare e dal vento nella splendida cornice dei campi di regata sul mare di Barcellona. Ciascuno con un ruolo preciso, marinai, pazienti e ricercatori, definito da una disciplina militare capace di generare e trasmettere sicurezza. L’applicazione del Metodo Nave Italia prevede che anche per questo progetto siano previste tre fasi, una precedente, una durante e una post navigazione. La novità assoluta è che i parametri motori e la qualità del sonno dei partecipanti saranno monitorati con l’ausilio di sensori indossabili a partire dall’imbarco e fino al termine del viaggio. Sarà possibile monitorare intensità e durata del movimento, attività cardiaca, parametri pressori, ore di sonno, affaticamento muscolare ecc. arricchendo le valutazioni cliniche e psicologiche di dati sinora mai raccolti per questo tipo di processo riabilitativo. “Lontano da percorsi sanitari chiusi in palestre in cui fare esercizi di fisioterapia – afferma il direttore scientifico TTNI Paolo Cornaglia Ferraris – l’avventura sul Palinuro, secondo il Metodo Nave Italia, promette vantaggi motivazionali ed emozionali rilevanti. Sarà un’occasione per sensibilizzare la nostra veloce e distratta società rispetto alla capacità di resilienza delle persone affette da SM, motiverà questi pazienti ad uscire di casa, superando lo stigma di depressione e disabilità crescente. Vivere un’avventura entusiasmante, coinvolgente, gioiosa, affrontando sfide fisiche e psicologiche straordinarie potrà far dire orgogliosamente a queste ragazze: “… e ora provateci anche voi cosiddetti normali, se ci riuscite”. (30Science.com)

Valentina Arcovio