Roma – I vaccini anti-Covid potrebbero essere meno efficaci nelle persone con infezioni parassitarie intestinali, ovvero in circa un quarto della popolazione mondiale. Almeno questo è quanto emerso da uno studio condotto dalla Washington University di St. Louis, Missouri, pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine. I ricercatori hanno effettuato una serie di esperimenti su topi infettati da vermi parassiti, che hanno sviluppato un’immunità significativamente più debole dopo i vaccini anti-Covid rispetto ai topi senza infezioni parassitarie. Precedenti ricerche hanno dimostrato che le persone con parassiti intestinali mostrano una compromissione delle risposte immunitarie ad alcuni vaccini, come quelli per la tubercolosi o il morbillo. Questo perché i parassiti sopprimono i processi che i vaccini innescano per conferire immunità, come l’attivazione delle cellule che uccidono i patogeni. Le infezioni da parassiti intestinali sono più diffuse nelle regioni tropicali e subtropicali e spesso si verificano a causa dell’accesso limitato ad acqua pulita e servizi igienici. Gli scienziati non hanno testato se questi patogeni riducano l’efficacia del vaccino contro il Covid-19. Michael Diamond della Washington University di St. Louis e i suoi colleghi hanno inoculato 16 topi con un vaccino mRNA contro il Covid-19, metà dei quali era stata infettata 12 giorni prima da un parassita intestinale che colpisce solo i roditori. I ricercatori hanno poi somministrato a ogni topo una dose di richiamo tre settimane dopo la prima. Circa due settimane dopo il richiamo, i ricercatori hanno analizzato le milze degli animali per misurare le concentrazioni di cellule T CD8+, uno speciale tipo di globuli bianchi importante per eliminare le cellule infette dal virus Sars-CoV-2. In media, le milze dei topi con parassiti intestinali avevano circa la metà del numero di queste cellule rispetto a quelle senza parassiti, il che suggerisce una risposta immunitaria compromessa al vaccino. I ricercatori hanno ripetuto questo processo di vaccinazione in un gruppo separato di 20 topi, metà dei quali erano stati infettati da parassiti intestinali, e li hanno esposti alla sottovariante omicron altamente infettiva del virus Sars-CoV-2. Cinque giorni dopo, i roditori vaccinati con parassiti intestinali avevano circa il 20% in più di virus nei polmoni, in media, rispetto a quelli senza. Insieme, questi risultati indicano che i parassiti intestinali possono ridurre l’efficacia dei vaccini contro il Covid-19 nelle persone. (30Science.com)
Valentina Arcovio
Covid: parassiti intestinali possono ridurre efficacia del vaccino
(22 Agosto 2024)
Valentina Arcovio