Valentina Di Paola

L’estrazione di materiali per l’energia pulita minaccia la biodiversità

(26 Luglio 2024)

Roma – Sono ben 4.642 le specie di vertebrati considerati particolarmente vulnerabili alle attività estrattive di petrolio e gas. A riportare l’elenco degli animali minacciati uno studio, pubblicato sulla rivista Current Biology, condotto dagli scienziati del Conservation Research Institute dell’Università di Cambridge. Il team, guidato da David Edwards, ha valutato l’impatto dell’attività mineraria su moltissime specie di vertebrati. Il gruppo di ricerca ha utilizzato le informazioni raccolte dall’International Union for the Conservation of Nature (IUCN). Stando a quanto emerge dall’indagine, almeno 2.053 specie di pesci corrono rischi notevoli a causa dei lavori di raccolta nelle miniere. Le attività di estrazione mineraria, osservano gli studiosi, si svolgono spesso nei luoghi in cui si concentrano i più preziosi hotspot di biodiversità del mondo, che ospitano una vasta gamma di specie e habitat unici e caratteristici. Il rischio maggiore sembra correlato all’estrazione di materiali fondamentali per la transizione verso un’energia pulita, come il litio e il cobalto, componenti essenziali dei pannelli solari, delle turbine eoliche e delle auto elettriche. Anche la raccolta di pietra calcarea, necessaria per la produzione di cemento, sta mettendo a rischio molte specie. I ricercatori sostengono che i governi e l’industria mineraria dovrebbero investire sulla riduzione dell’inquinamento provocato dall’attività mineraria. Questi interventi limiterebbero la perdita di biodiversità nelle zone di estrazione mineraria. “La necessità di calcare come componente fondamentale dell’attività edilizia – sottolinea Ieuan Lamb, dell’Università di Sheffield – rappresenta anche un rischio reale per la fauna selvatica. Molte specie sono molto limitate nel luogo in cui vivono perché si sono adattate a vivere sulla sostanza. Una miniera di cemento può letteralmente distruggere un’intera collina, e con essa le case di queste specie”. I corsi d’acqua possono essere interessati in molti modi e l’inquinamento delle acque può avere ripercussioni su centinaia di migliaia di chilometri quadrati di fiumi e pianure alluvionali L’estrazione di sabbia come materiale da costruzione, ad esempio, altera i modelli di flusso dell’acqua nei fiumi e nelle zone umide, rendendo alcuni uccelli più vulnerabili ai predatori. La domanda globale di minerali metallici, combustibili fossili e materiali da costruzione sta crescendo in modo esponenziale e l’industria estrattiva si sta espandendo rapidamente per soddisfare questa domanda. “Sebbene ci siamo concentrati solo sui vertebrati – commentano gli autori – è ragionevole presumere che esistono rischi che si ripercuotono anche su piante e invertebrati. Sappiamo che l’estrazione mineraria non si fermerà, ma speriamo che il nostro lavoro possa costituire un primo passo fondamentale per ridurre i rischi legati alla perdita di biodiversità”. “La fauna selvatica – conclude Edwards – sembra più sensibile all’attività mineraria in alcune regioni del mondo che in altre, e il nostro rapporto potrebbe rendere più semplice l’individuazione delle zone più adatte alla ricerca di minerali, riducendo al minimo i danni per la biodiversità. In futuro, sarà importante anche favorire l’economia circolare, aumentando il riciclaggio e il riutilizzo dei materiali, piuttosto che la domanda degli stessi”.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).