Valentina Di Paola

L’IA può prevedere l’infertilità maschile da un esame del sangue

(31 Luglio 2024)

Roma –  Sviluppare modello di intelligenza artificiale in grado di elaborare delle stime sul rischio di infertilità per i pazienti maschili, senza richiedere analisi del liquido seminale. A questo obiettivo è stato orientato uno studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, condotto dagli scienziati della Toho University School of Medicine di Tokyo. Il team, guidato da Hideyuki Kobayashi, ha addestrato un modello di intelligenza artificiale a riconoscere il rischio di infertilità sulla base dell’analisi dei livelli ormonali nel sangue. Secondo uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa la metà di tutti i casi di infertilità è associato alle difficoltà legate all’apparato riproduttore maschile. L’analisi del liquido seminale è considerata essenziale per la diagnosi dell’infertilità maschile, ma in molti casi può essere complicato portare il paziente a fornire un campione. Nell’ambito del lavoro, il gruppo di ricerca ha utilizzato un software di creazione di intelligenza artificiale, basato sui dati di 3.662 pazienti. In questa coorte, il modello aveva un’accuratezza del 74 per cento, e riusciva nel 100 per cento dei casi a riconoscere l’azoospermia non ostruttiva, la forma più grave di infertilità maschile. Le informazioni derivavano dalle cartelle cliniche di 3.662 uomini sottoposti a test del liquido seminale e ormonali per l’infertilità maschile tra il 2011 e il 2020. Il volume del liquido seminale, la concentrazione e la motilità degli spermatozoi sono stati misurati nei test del liquido seminale, mentre i livelli ormonali sono stati ottenuti dalle analisi del sangue. Successivamente, il modello AI è stato convalidato utilizzando i dati del 2021 e del 2022 per i quali erano disponibili sia i test del liquido seminale che quelli ormonali. Utilizzando le informazioni relative a 188 e 166 pazienti, raccolte rispettivamente nel 2021 e nel 2022, l’accuratezza del sistema era del 58 e del 68 per cento, ma l’azoospermia non ostruttiva veniva individuata ogni volta con un tasso di accuratezza del 100 per cento. “Questo modello non sostituisce il test del liquido seminale – commenta Kobayashi – ma può essere facilmente eseguito in strutture diverse da quelle specializzate nel trattamento dell’infertilità. Il modello di intelligenza artificiale è stato particolarmente accurato nel prevedere l’azoospermia non ostruttiva”. “In futuro – conclude Kobayashi – speriamo che i laboratori clinici e i centri di controllo sanitario utilizzeranno il nostro modello di previsione di intelligenza artificiale, rendendo lo screening per l’infertilità maschile più accessibile a una fascia più ampia della popolazione”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).