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La dieta vegan fa ringiovanire

(29 Luglio 2024)

Roma – Mangiare vegano per otto settimane è associato a riduzioni nelle stime dell’età biologica, calcolate con l’analisi dei livelli di metilazione del DNA, le alterazioni chimiche dell’espressione del materiale genetico, non del DNA stesso. Questi, in estrema sintesi, sono i risultati di uno studio, pubblicato sulla rivista BioMed Central (BMC) Medicine, condotto dagli scienziati di TruDiagnostic Inc. e dell’Università di Stanford. Il team, guidato da Varun Dwaraka e Christopher Gardner, ha coinvolto 21 coppie di gemelli identici adulti per valutare gli effetti molecolari a breve termine di un’alimentazione a base vegetale. I ricercatori hanno chiesto a uno dei fratelli di seguire una dieta onnivora, che comprendeva tra 170 e 225 grammi di carne, un uovo, 1,5 porzioni di latticini al giorno. Valutati per otto settimane, i partecipanti dell’altro gruppo ha invece assunto solo alimenti vegetali. I volontari avevano in media 40 anni e un indice di massa corporea medio di 26 chilogrammi per metro quadrato. Per la metà dell’arco di tempo considerato i pasti erano stati preparati dagli sperimentatori, mentre nel resto del tempo i soggetti potevano preparare le proprie pietanze in autonomia, dopo aver ricevuto lezioni di nutrizione da educatori sanitari. Gli autori hanno studiato gli impatti della dieta sui livelli di metilazione del DNA analizzando campioni di sangue raccolti all’inizio del lavoro, dopo quattro e otto settimane. Al termine del periodo di indagine, gli autori hanno osservato diminuzioni nelle stime dell’età biologica, o orologi dell’invecchiamento epigenetico, nei partecipanti che avevano seguito un’alimentazione vegana, ma non in chi aveva adottato una dieta onnivora. In particolare, questo regime a base vegetale sembrava ridurre l’età del cuore, degli ormoni, del fegato, dei sistemi infiammatori e metabolici. In aggiunta, i gemelli che avevano adottato uno stile vegano avevano perso in media due chili in più rispetto all’altro gruppo, a causa delle differenze nel contenuto calorico dei pasti forniti durante le prime quattro settimane. I ricercatori commentano che le variazioni nel peso corporeo potrebbero aver contribuito alle differenze osservate nell’età epigenetica. Saranno necessari ulteriori approfondimenti, concludono gli scienziati, per valutare la relazione tra l’alimentazione, il peso corporeo e l’invecchiamento, oltre a considerare gli effetti a lungo termine delle alimentazioni a base vegetale. (30Science.com)

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