Roma – Un semplice esame del sangue di routine da sottoporre alle persone che soffrono di mal di stomaco o gonfiore potrebbe facilitare la diagnosi di cancro. A delineare questa incoraggiante prospettiva uno studio, pubblicato sulla rivista Plos Medicine, condotto dagli scienziati dell’University College di Londra. Il team, guidato da Meena Rafiq, ha esaminato i dati di oltre 400mila persone di età pari o superiore a 30 anni che si erano rivolte a un medico di base accusando mal di stomaco e oltre 50mila che invece manifestavano gonfiore. I due terzi della coorte si era sottoposto a un esame del sangue a seguito del colloquio con il dottore. I ricercatori hanno scoperto che in 19 esami del sangue comunemente utilizzati, i risultati anomali erano collegati a un rischio più elevato di diagnosi di cancro entro un anno. Nello specifico, una persona su 50 (il 2,2 per cento) delle persone che avevano accusato uno dei due sintomi aveva scoperto di aver sviluppato un cancro nei 12 mesi successivi. Se i valori riscontrati fossero stati presi in considerazione, il 16 per cento dei pazienti con cancro non rilevato avrebbe potuto essere reindirizzato con urgenza da uno specialista. “Il nostro lavoro – commenta Rafiq – suggerisce che possiamo migliorare la rilevazione del cancro con esami del sangue già disponibili e che vengono somministrati di routine ai pazienti con sintomi non specifici la cui causa non è chiara. Questo potrebbe essere un modo efficiente e conveniente per individuare tempestivamente i pazienti oncologici e migliorare le probabilità di successo dei trattamenti”. Il rischio di cancro è stato stimato al 3,1 per cento tra gli uomini con 60 anni che accusavano mal di stomaco, che saliva all’8,6 per cento per i pazienti con più di 80 anni. Per le controparti femminili, i valori erano rispettivamente del 3,1 e del 6,1 per cento. Tra le persone di età compresa tra 30 e 59 anni con dolore addominale o gonfiore, anemia, bassi livelli di albumina, piastrine elevate, ferritina anomala e marcatori infiammatori aumentati erano fattori fortemente predittivi di un rischio di cancro non diagnosticato. “Il 50 per cento di chi ha sviluppato una forma cancerosa – continua Rafiq – si reca dal medico di base con dei sintomi molto vaghi, che possono essere difficili da associare a una diagnosi corretta. Il nostro lavoro dimostra che i comuni esami del sangue possono migliorare sostanzialmente la valutazione del rischio di cancro”. “In generale – conclude – il cancro intestinale era la forma più comune tra i pazienti che accusavano questo tipo di malori, seguito da cancro alla prostata e al pancreas tra gli uomini, al seno e alle ovaie per le donne. Saranno necessari ulteriori approfondimenti per comprendere al meglio il valore predittivo degli esami del sangue per il cancro”.(30Science.com)
Valentina Di Paola
Dal sangue un nuovo test per il cancro
(30 Luglio 2024)
Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).