Valentina Di Paola

Necessarie misure urgenti per combattere la resistenza antimalarica in Africa

(22 Luglio 2024)

Roma – La comparsa e la diffusione della resistenza all’artemisinina (ART-R) stanno compromettendo l’efficacia delle terapie combinate attualmente più efficaci contro la malaria. A lanciare l’allarme gli scienziati dell’Università Mahidol e dell’Università di Oxford, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Science per sottolineare l’importanza di adottare misure urgenti per contrastare la resistenza antimalarica. Il team, guidato da Mehul Dhorda, ha esaminato il potenziale di un approccio che potrebbe ridurre significativamente il carico della malaria in Africa, nonostante la resistenza della malattia. Le terapie combinate a base di artemisinina (ACT) sono diventate il trattamento più comune per il controllo della malaria, ma i parassiti di Plasmodium falciparum, responsabili della malattia, stanno sviluppando forme sempre più acute di resistenza. “L’ART-R – commenta Dhorda – è stato segnalato per la prima volta nel 2008. Nella regione del Mekong in Asia, è stato contenuto attraverso un approccio combinato e mirato. È urgentemente necessario sviluppare strategie simili anche in Africa orientale, per interrompere in modo permanente la trasmissione della malaria”. Per contrastare la diffusione della malattia, commentano gli studiosi, sarà indispensabile attuare investimenti in programmi simili a quelli portati avanti nel sud-est asiatico. In particolare, gli autori raccomandano l’approccio triple ACT (TACT), che si basa sulla combinazione dell’artemisinina con due farmaci che si sono dimostrati efficaci in Asia. Le azioni in Africa, sottolineano gli esperti, non potranno prescindere da investimenti in reti di operatori sanitari comunitari potenziate, test diagnostici rapidi e trattamenti antimalarici. Allo stesso tempo, vaccinazioni e misure di controllo dei vettori, come zanzariere trattate con insetticidi e irrorazione residua interna, potrebbero contribuire a ridurre il carico di trasmissione. Sarà infine essenziale stabilire un monitoraggio regolare per valutare la resistenza ai farmaci, implementando nuove strategie che utilizzino vaccini moderni. “I finanziatori hanno stanziato cifre importanti per il controllo della malaria in Asia – concludono gli autori – è necessario un approccio simile per proteggere le popolazioni a rischio in Africa”. (30science)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).