Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Le aree marine protette sono diventate una benedizione per la pesca sportiva

(22 Luglio 2024)

Roma –  Le aree marine protette (AMP) stanno avendo un effetto positivo indiretto per la pesca sportiva, permettendo il crescere di più pesci da “trofeo” nelle loro immediate vicinanze. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dagli scienziati dell’Università delle Hawaii a Mānoa e pubblicata su Science Advances. “Questa valutazione globale standardizzata illustra i benefici che le AMP offrono ai pescatori sportivi, confermando l’efficacia delle AMP nel migliorare la biomassa ittica e la pesca locale”, afferma Simone Franceschini, ricercatore principale dello studio. “Il nostro studio ha scoperto che le AMP potrebbero impiegare più di 20 anni per mostrare effetti di ricaduta tangibili nelle aree adiacenti, il che aiuta a stabilire aspettative realistiche sul lasso di tempo in cui ci si può aspettare che una riserva marina abbia questo tipo di effetto sulla pesca circostante”. L’arcipelago hawaiano ha 13 AMP statali e federali. Le aree protette statali, chiamate Marine Life Conservation Districts, sono gestite dalla Division of Aquatic Resources dello Stato delle Hawaii . Le aree marine protette sono state identificate come uno degli strumenti più efficaci per proteggere la biodiversità marina, ma finora l’impatto globale delle AMP sulla pesca ricreativa locale non è stato chiaro. Questo studio fornisce una guida di rilevanza globale su ciò che le agenzie di gestione, i professionisti della conservazione e, soprattutto, i pescatori possono aspettarsi a lungo termine dall’istituzione di AMP. La ricerca si basa sul lavoro di Callum Roberts et al. , un team di scienziati che vent’anni fa ha condotto uno studio in Florida e ha scoperto che il numero cumulativo di pesci da trofeo catturati nei pressi di un’AMP (entro 100 km dai suoi confini) aumenta rapidamente tra 12 e 30 anni dopo la creazione dell’AMP. “In questo articolo, testiamo se i risultati di uno degli studi più noti sugli impatti delle AMP sui pescatori ricreativi possono essere replicati su scala globale”, spiega Elizabeth Madin, co-autrice dell’articolo. “Mostriamo che, in media, gli ecosistemi marini altamente protetti producono benefici tangibili, reali e a lungo termine per i pescatori sportivi, con conseguente situazione vantaggiosa per la natura e le persone. Tuttavia, è importante rendersi conto che non tutte le AMP avranno gli stessi effetti di ricaduta e che è stato dimostrato che le AMP di successo dipendono dal supporto della comunità, dall’applicazione delle norme e da una gestione efficace della pesca”. (30science.com)

 

Gianmarco Pondrano d'Altavilla