Roma – Una cupola gigante riempita con 1000 tonnellate di anidride carbonica, sviluppata dall’italiana Energy Dome potrebbe rappresentare la soluzione a un problema sempre più serio nel settore elettrico. L’enorme crescita dell’energia eolica e solare ha fornito una fonte di abbondante energia green, ma durante le giornate soleggiate e ventose in tutta Europa, spesso c’è più elettricità di quanta ne richieda la rete . Energy Dome afferma di avere la risposta: un gigantesco gasometro pieno di CO2. Quando l’energia è abbondante, la CO2 viene pompata in un compressore, dove il gas viene riscaldato e compresso in un liquido, quindi conservato in serbatoi di acciaio al carbonio. Quando è richiesta energia, la CO2 liquida viene fatta passare attraverso un evaporatore per trasformarla di nuovo in un gas pressurizzato, che viene riscaldato e utilizzato per azionare una turbina, generando elettricità. Il gas CO2 viene restituito alla cupola. Il calore del processo viene immagazzinato nell’impianto per un riutilizzo successivo.
Secondo Claudio Spadacini di Energy Dome, sentito da “New Scientist” l’impianto può immagazzinare energia per 8-24 ore consecutive, il che lo rende perfetto per l’accumulo di energia a medio termine. Grazie al finanziamento di Breakthrough Energy Catalyst, il fondo di investimento incentrato sul clima di Bill Gates, e della Banca europea per gli investimenti, Energy Dome aprirà il suo primo impianto commerciale in Sardegna entro la fine dell’anno. La società non ha rivelato quanto sarà grande l’impianto, ma Spadacini afferma che occuperà circa la stessa quantità di terreno di un impianto solare da 3-4 megawatt, che in genere sarebbe compreso tra 5 e 10 ettari (da 12 a 25 acri). Il sito fornirà 20 megawatt di capacità di stoccaggio a un costo di costruzione paragonabile a quello delle batterie agli ioni di litio con capacità equivalente, afferma Spadacini. Una “molto grande e nota utility globale” ha firmato un accordo per gestire la capacità di stoccaggio per i prossimi 10 anni, afferma. Energy Dome afferma di aver “ricevuto molte richieste” da altre società di servizi e sviluppatori di impianti eolici e solari interessati a costruire una cupola sui loro siti. (30science.com)