Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Cristoforo Colombo, le grandi esplorazioni e la diffusione delle malattie, una storia da riscrivere

(18 Luglio 2024)

Roma – Sarebbe molto più complesso di quanto creduto sino ad oggi il rapporto tra grandi esplorazioni come quella di Colombo, collegamenti navali in generale e diffusione dei patogeni nel globo. E’ quanto emerge da un nuovo studio pubblicato su PNAS da ricercatori dell’Università della California, Los Angeles. “Cinquecento anni fa, il viaggio di Cristoforo Colombo nelle Americhe aprì una nuova era di scambio globale di patogeni. Tuttavia, la globalizzazione delle malattie infettive che seguì non fu né rapida né universale.” Spiegano gli autori che aggiungono: “Utilizziamo modelli matematici per indagare la facilità con cui le navi precedenti al XX secolo trasportavano patogeni attraverso gli oceani. Dimostriamo che le pratiche di spedizione che comportavano frequenti spostamenti di persone su larga scala e nuove tecnologie come il viaggio a vapore aumentarono entrambe la probabilità di trasferimento transoceanico di patogeni. Questi risultati sfidano le narrazioni di lunga data di una rapida e inevitabile unificazione dei patogeni attraverso gli oceani. Offrono un quadro rigoroso e biologicamente informato per indagare i contorni più ampi della storia globale dei patogeni.” Nei secoli successivi al viaggio di Cristoforo Colombo nelle Americhe del 1492, i viaggi transoceanici hanno aperto percorsi senza precedenti nella circolazione globale dei patogeni. Tuttavia, nessun trasferimento biologico è un evento singolo e discreto, hanno sottolineato i ricercatori. Nello studio si utilizza la modellazione matematica per quantificare il rischio storico di introduzione di patogeni trasportati dalle navi, esplorando i rispettivi contributi di tempo di viaggio, dimensioni della nave, suscettibilità della popolazione, intensità di trasmissione, dipendenza dalla densità e biologia del patogeno. Gli autori contestualizzano i risultati utilizzando i dati sugli arrivi nei porti di San Francisco, dal 1850 al 1852, e da una selezione di viaggi storicamente significativi, dal 1492 al 1918. Si offrono stime numeriche del rischio di introduzione in intervalli storicamente realistici di tempo di viaggio e dimensioni della popolazione delle navi e si mostra che sia i viaggi a vapore che i regimi di spedizione che comportavano frequenti spostamenti di persone su larga scala hanno aumentato sostanzialmente il rischio di circolazione transoceanica dei patogeni, ma che le relative dinamiche sono state molto più complesse di quanto ritenuto. (30science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla