Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Una guida per superare la Valle della Morte del sequestro del carbonio(NOTIZIA SOTTO EMBARGO ORE 17:00 DEL 17 LUG.)

(17 Luglio 2024)

Roma – Colmare il divario tra la ricerca e l’implementazione pratica delle soluzioni di cattura del carbonio si è rivelato così difficile da avere un nome proprio: “Valle della morte”. La sfida è aggravata dalla necessità di tenere conto delle prospettive e delle priorità dei diversi stakeholder lungo il processo. In risposta a questa esigenza, gli scienziati guidati da Berend Smit dell’EPFL e da Susana Garcia dell’Università Heriot-Watt hanno sviluppato la piattaforma PrISMa (Process-Informed design of tailormade Sorbent Materials), descritta su “Nature”: uno strumento innovativo che collega in modo fluido scienza dei materiali, progettazione dei processi, tecnoeconomia e valutazione del ciclo di vita, tenendo conto fin dall’inizio delle prospettive di più parti interessate. Utilizzando simulazioni avanzate e apprendimento automatico, PrISMa è in grado di identificare le soluzioni più efficaci e sostenibili e di prevedere le prestazioni di nuovi materiali, il che lo rende un potente strumento nella lotta contro i cambiamenti climatici. PrISMa valuta quattro indicatori chiave di prestazione (KPI), o “livelli”, per valutare la fattibilità di un materiale di cattura del carbonio dal suo sviluppo iniziale alla sua implementazione in un impianto completo di cattura del carbonio. Livello dei materiali: utilizzando dati sperimentali e simulazioni molecolari, la piattaforma prevede le proprietà di adsorbimento dei potenziali materiali assorbenti. Livello di processo: PrISMa calcola i parametri delle prestazioni del processo, quali purezza, recupero e requisiti energetici. Livello di analisi tecnico-economica: PrISMa valuta la fattibilità economica e tecnica di un impianto di cattura del carbonio. Livello di valutazione del ciclo di vita : PrISMa valuta gli impatti ambientali durante l’intero ciclo di vita dell’impianto, garantendo una sostenibilità globale. Gli scienziati hanno utilizzato PrISMa per confrontare oltre sessanta casi di studio del mondo reale, in cui la CO 2 viene catturata da diverse fonti in cinque regioni del mondo con tecnologie diverse. Prendendo in considerazione le prospettive di più stakeholder, PrISMa ha aiutato a identificare le soluzioni più efficaci e sostenibili. “Una delle caratteristiche uniche della piattaforma PrISMa è la sua capacità di prevedere le prestazioni di nuovi materiali utilizzando simulazioni avanzate e apprendimento automatico”, afferma Berend Smit. “Questo approccio innovativo accelera la scoperta di materiali ad alte prestazioni per la cattura del carbonio, superando i tradizionali metodi di tentativi ed errori”. (30science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla