UE, Commissione lancia consultazione su procedure giudiziarie in materia ambientale

Roma – La Commissione europea ha avviato oggi una consultazione mirata per raccogliere feedback da parte del mondo imprenditoriale e delle autorità pubbliche su una proposta di nuova procedura volta a consentire l’ accesso del pubblico alla giustizia per specifiche decisioni della Commissione su misure di aiuto di Stato, in particolare per ricorsi basati su motivi legati a presunte violazioni delle norme Il diritto ambientale dell’UE. In particolare, la Commissione sta cercando un feedback sull’impatto della procedura proposta sulle decisioni di investimento e sull’attuazione dei progetti da parte della comunità imprenditoriale e, più in generale, sull’implementazione delle politiche dell’UE. La consultazione mirata raccoglierà anche informazioni sulle implicazioni in termini di costi e sugli oneri amministrativi della nuova procedura per le imprese e gli Stati membri. Secondo la nuova procedura prevista, i cittadini aventi diritto, come le organizzazioni ambientaliste non governative, potrebbero chiedere alla Commissione una revisione interna di una decisione sugli aiuti di Stato per presunte violazioni del diritto ambientale dell’UE. I richiedenti ammissibili avrebbero il diritto di ricorso dinanzi ai tribunali dell’UE. La nuova procedura terrà debitamente conto – secondo la Commissione – delle caratteristiche peculiari del controllo sugli aiuti di Stato e della sua efficacia, anche in termini di durata. Considererà in particolare il ruolo svolto dagli aiuti di Stato per il Green Deal europeo , nonché per garantire la stabilità economica e finanziaria del mercato interno in tempi di crisi. La consultazione mirata è rivolta al mondo imprenditoriale e alle autorità pubbliche competenti che si occupano di aiuti di Stato e questioni ambientali. Possono presentare le loro osservazioni sulla nuova procedura proposta entro il 6 settembre 2024 . Questa consultazione fa seguito alle conclusioni del 2021 del comitato per la conformità alla convenzione di Aarhus, che ha concluso che l’UE viola la convenzione di Aarhus, perché il pubblico non può contestare le decisioni in materia di aiuti di Stato adottate ai sensi dell’articolo 108(2) del TFUE laddove tali decisioni violino presumibilmente il diritto ambientale dell’UE. (30science.com)