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Scegliere dove piantare certe colture aiuta a salvare la biodiversità

(2 Luglio 2024)

Roma – Nella lotta per proteggere la biodiversità e limitare il cambiamento climatico, scegliere dove piantare certe colture è essenziale spiegano i ricercatori dell’Università del Surrey in un nuovo studio pubblicato sul Journal of Applied Ecology. Le colture energetiche possono essere utilizzate per il calore, l’elettricità e persino per i biocarburanti come il bioetanolo. Diventeranno più importanti man mano che il mondo si allontanerà dai combustibili fossili. Nello studio, i ricercatori del Surrey hanno dimostrato che il luogo in cui si sceglie di piantare le colture energetiche fa una grande differenza per la biodiversità. Un’analisi dettagliata ha dimostrato che piantare colture energetiche su terreni agricoli esistenti in luoghi come la Cina e l’Europa centrale potrebbe ridurre al minimo i danni alla biodiversità rispetto alla loro piantagione altrove. Piantare in queste località potrebbe quindi consentire ai terreni agricoli in altri luoghi di essere ripristinati come habitat naturali, massimizzando i benefici per la biodiversità. Sophie Tudge, che ha condotto la ricerca presso il Centro per l’ambiente e la sostenibilità del Surrey, ha affermato: “Il nostro studio suggerisce che, per quanto riguarda la biodiversità, è sempre meglio ripristinare i terreni agricoli alla natura piuttosto che ripiantarli con colture energetiche. Eppure, siamo realisti. In futuro, più carburante verrà dalle colture, ed è molto meglio piantarle nelle fattorie esistenti piuttosto che distruggere gli habitat naturali rimanenti. Abbiamo dimostrato che dove si piantano quelle colture fa un’enorme differenza su quante specie continuano a prosperare”. Considerando che le colture energetiche devono essere piantate da qualche parte, i ricercatori hanno calcolato quali luoghi avrebbero avuto il minor impatto netto sulla biodiversità. Hanno studiato quali habitat contenevano il mix più ricco di specie. Hanno poi confrontato tali informazioni con mappe di utilizzo del territorio e informazioni su dove le colture energetiche avrebbero potuto produrre i rendimenti maggiori. I ricercatori hanno scoperto che il danno alla biodiversità potrebbe essere ridotto al minimo in luoghi come l’Europa centrale e le coste orientali degli Stati Uniti e della Cina. Tuttavia, nella scelta del luogo in cui piantare saranno importanti anche altri fattori, tra cui la sicurezza alimentare, gli incentivi per gli agricoltori e le infrastrutture energetiche circostanti. (30science.com)

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