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L’inquinamento atmosferico aumenta il rischio cardiovascolare per chi ha il cancro

(18 Giugno 2024)

Roma –  L’esposizione all’inquinamento atmosferico per i pazienti oncologici sembra aumentare notevolmente il rischio di esiti cardiovascolari. A evidenziarlo uno studio, pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology: CardioOncology, condotto dagli scienziati dell’Ospedale Tongji, dell’Università di Wuhan, in Cina. Il team, guidato da Xiaoquan Rao, ha valutato otto ricerche precedenti pubblicate tra il 2000 e il 2023, che esploravano l’effetto combinato dell’inquinamento sulle malattie cardiovascolari e oncologiche. Le moderne terapie, spiegano gli esperti, hanno contribuito notevolmente a migliorare l’aspettativa di vita per i pazienti oncologici, che però spesso sperimentano condizioni di salute croniche, come malattie cardiovascolari. “Il nostro lavoro – commenta Rao – sottolinea la necessità di considerare i fattori ambientali e l’inquinamento atmosferico nella valutazione del rischio cardio-oncologico e nella gestione dei pazienti. Speriamo che queste nuove informazioni possano favorire la catalizzazione di ulteriori approfondimenti in questo campo, mirate a informare le pratiche cliniche e le politiche di sanità pubblica”. Sebbene l’inquinamento atmosferico sia stato infatti riconosciuto come un fattore di rischio significativo per le malattie cardiovascolari e per il cancro, esistono pochi studi volti a valutare la sovrapposizione delle due condizioni. Stando a quanto emerge dall’indagine, l’esposizione al particolato fine era associata a tassi più elevati sia di incidenza che di mortalità per malattie cardiovascolari e oncologiche. In particolare, osservano gli autori, l’inquinamento atmosferico sembra influenzare fattori di rischio comuni tra le due condizioni. “Deterioramenti temporanei della qualità dell’aria – riportano gli esperti – possono avere effetti negativi immediati sulle popolazioni vulnerabili come i pazienti cardio-oncologici. Il nostro lavoro evidenzia anche come l’inquinamento atmosferico contribuisca alle disparità sanitarie in tutto il mondo, dato che le popolazioni svantaggiate sono esposte a livelli più elevati di aria inquinata”. “Saranno necessari studi clinici approfonditi – conclude Rao – per comprendere in modo più dettagliato l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulle malattie cardiovascolari e sulle neoplasie. Queste informazioni sono fondamentali per lo sviluppo di misure di controllo, strategie di prevenzione e gestione dei pazienti”. (30science.com)

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