Roma – Durante il boom demografico giapponese del 1960-90, nuove città sorsero in tutta la nazione. Queste nuove città erano tranquilli quartieri residenziali di aree suburbane, molte delle quali stanno ora diminuendo in termini di abitanti. Sono diventate vecchie nuove città, quartieri che invecchiano nel contesto del declino della popolazione giapponese, spesso costellati di case sfitte.
La dottoressa Haruka Kato, professoressa associata presso la Graduate School of Human Life and Ecology dell’Università metropolitana di Osaka, ha esaminato la relazione non lineare tra il declino della popolazione e la trasformazione urbana delle residenze in altri appezzamenti di uso del territorio nelle vecchie città nuove. Il suo gruppo di ricerca voleva esplorare quali usi del territorio fossero efficaci per prevenire il rapido declino della popolazione nelle nuove città del Giappone. I risultati sono stati pubblicati su Cities .
Di conseguenza, lo studio delle vecchie nuove città nell’area metropolitana di Osaka ha mostrato che il declino della popolazione è correlato alla trasformazione urbana delle case in strutture sanitarie nelle vecchie nuove città del Giappone. Ciò significa che la trasformazione urbana da case a strutture sanitarie consentirebbe agli anziani di continuare a risiedere dove si trovano senza la necessità di trasferirsi altrove.
“La validità dei nostri risultati è supportata dal programma Healthy New Towns in Inghilterra, che mira a esplorare come lo sviluppo di nuovi luoghi potrebbe creare comunità più sane e connesse con servizi integrati e di alta qualità”, ha affermato il dottor Kato. “Le vecchie città nuove, che sono cambiate rispetto a quelle che erano, dovrebbero essere ulteriormente trasformate in nuove città sane per la crescente popolazione di anziani”.(30Science.com)
