Roma – È tutto pronto a Cala de’ Medici, il porto turistico in provincia di Livorno, da dove, in occasione della VELA Cup Toscana, partirà domenica 26 maggio la Triton Cup, la prima regata italiana dedicata alla tutela del mare, della conservazione e della biodiversità marina. Una delle circa 60 imbarcazioni in gara avrà a bordo un equipaggio speciale composto da 6 ragazzi sopravvissuti al cancro, accompagnati da skipper professionisti nell’ambito del progetto “Sea Therapy”. Questa eccezionale competizione, dedicata alla salvaguardia del mare, la più importante risorsa del nostro Pianeta, è stata organizzata nell’ambito del progetto LIFE A-MAR NATURA2000, nato per promuovere i siti marini e costieri della rete Natura 2000.
Sarà un’esperienza unica per i velisti, i diportisti e, in generale, per tutti gli amanti del mare che prenderanno parte a questa particolare regata. Avranno infatti la possibilità di salpare per conoscere da vicino i siti costieri della Rete Natura 2000, una rete di luoghi di interesse comunitario e di zone di protezione speciale creata dall’Unione europea per la salvaguardia e la conservazione degli habitat e delle specie, animali e vegetali, identificati come prioritari dagli Stati membri dell’Unione europea. Cala de’ Medici, situato ai confini cuore Parco dell’Arcipelago Toscano, ospita una ricca varietà di vita marina, con habitat unici e specie animali di importante interesse naturalistico. In particolare la zona marina protetta denominata “Tutela del Tursiope Tursiops truncatus” è nota per ospitare specie protette, come il tursiope della famiglia dei Delfinidi e la tartaruga Caretta caretta, ma anche di uccelli come la berta maggiore e minore e il gabbiano corso, e piante acquatiche come la Poseidonia oceanica. La stessa area è nota per il Santuario Pelagos, unica zona marina internazionale dedicata alla protezione dei mammiferi marini e dei loro habitat nel Mar Mediterraneo, attraversata da capodogli, stenelle striate, globicefali, tursiopi e delfini.
“Non c’è miglior modo di godere e celebrare uno degli ecosistemi marini più preziosi che abbiamo in Italia che sfiorarlo a bordo di una vela”, commenta Raffaele Grandi, Project Manager di LIFE A-MAR NATURA2000. “Tra tutti gli sport, la vela può essere considerato quello più sostenibile. Non a caso – continua – chi va a vela ha un rapporto intenso con il mare e i velisti sono perfetti alleati per difendere i siti marini e proteggere la biodiversità marina”.
In Italia si contano 29 aree marine protette, per un’estensione di circa 222mila ettari. A queste si aggiungono due parchi sommersi e il Santuario internazionale dei mammiferi marini, con altri 2,5 milioni di ettari protetti.
“Nel nostro paese, le aree Natura 2000 – spiega Raffaele Grandi, Project Manager di LIFE A-MAR NATURA2000- coinvolgono circa il 19% del territorio terrestre nazionale e più del 13% di quello marino, ma sono ancora poco conosciute dal grande pubblico. Durante la Triton Cup si avrà l’opportunità di scoprire queste aree incontrando gli esperti della rete Natura 2000 che condivideranno le loro conoscenze sulle specie e gli habitat dei siti marini e costieri”.
La Triton Cup è dunque non solo una competizione sportiva, ma punta all’esplorazione e alla sensibilizzazione sulla conservazione di questi preziosi tesori marini. A questo scopo sarà presentata l’APP AMAR SEA LIFE, disponibile per i sistemi Android e iOS. Si tratta di uno strumento innovativo di diffusione della rete europea Natura 2000. L’ applicazione permette di scoprire la localizzazione geografica dei siti marini e costieri di Natura 2000 e fornisce una descrizione del sito, l’habitat, la fauna e la flora. È stata pensata per coinvolgere attivamente gli appassionati del mare che potranno condividere la scoperta dei luoghi, scattando foto e caricandole direttamente nell’applicazione.
Infine, Triton Cup sarà l’occasione per promuovere l’importanza della salute e dell’inclusione di chi è stato costretto per lungo tempo a rinunciare, o quasi, al mare e alle sue meraviglie. “Con il progetto ‘Sea Therapy’, nato in collaborazione con il Dipartimento di Oncologia pediatrica del Policlinico di Modena, offriamo a un piccolo gruppo di bambini guariti dalla malattia uno speciale percorso riabilitativo psicofisico”, dichiara Monica Cellini, oncologa pediatrica e ideatrice con Raffaele Grandi del progetto. “Grazie alla combinazione di sport e mare, vogliamo dare a questi piccoli pazienti l’opportunità di vivere un’esperienza unica – continua – lontani dalla paura e dai limiti imposti dalla malattia che hanno faticosamente combattuto e vinto. È un percorso di ritorno alla normalità, utile anche per i familiari dei pazienti, che mira a ‘curare’ le cicatrici dell’anima lasciate dalla malattia”.
Concorda Lorenzo Lughetti direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena: “Siamo soddisfatti di aver collaborato al progetto ‘Sea Therapy’ che vede il coinvolgimento di bambini che da poco hanno superato un difficile percorso di cura contro una malattia oncologica. Riteniamo che iniziative come questa possano essere di aiuto sia ai piccoli pazienti che alle loro famiglie per un pieno ritorno alla ‘normalità’”.(30Science.com)