Lucrezia Parpaglioni

LIFE EOLIZARD: genetica conferma bassa ibridazione a Capo grosso, buone notizie per il progetto di ripopolamento

(9 Maggio 2024)

Roma – È basso il tasso di ibridazione (circa il 3%) tra la lucertola delle Eolie, Podarcis raffonei, e la lucertola campestre, Podarcis siculus, che abitano il promontorio di Capo Grosso, nell’isola di Vulcano.  Lo rivelano i primi risultati del progetto LIFE EOLIZARD (LIFE22-NAT-IT-101114121), co-finanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea, che vuole salvare dal rischio estinzione la lucertola delle Eolie, Podarcis raffonei, endemica dell’omonimo arcipelago. La lucertola delle Eolie, Podarcis raffonei, gravemente minacciata dall’estinzione, è diminuita a causa delle interazioni con l’invasiva lucertola campestre, Podarcis siculus. La più grande popolazione di P. raffonei sopravvive su una stretta penisola, nota come Capo Grosso, collegata all’isola di Vulcano con un istmo molto frastagliato, ora interamente invasa da P. siculus.  La recente osservazione di individui con un fenotipo intermedio ha suscitato nei ricercatori preoccupazione per il rischio di ibridazione. Così, la squadra di ricerca ha caratterizzato geneticamente le lucertole di Vulcano, analizzando i polimorfismi (SNPs) lungo l’intero genoma di individui che mostravano il fenotipo attribuibile a P. raffonei, quello attribuibile a P. siculus e quello “intermedio” dei potenziali ibridi. Oltre al basso livello di ibridazione, la popolazione di Podarcis raffonei si Vulcano ha mostrato una diversità genetica estremamente bassa e una dimensione effettiva della popolazione molto ridotta, che secondo gli scienziati rende necessarie urgenti strategie di gestione per controllare le specie invasive e mantenere la diversità genetica di P. raffonei. Nonostante vi sia poca diversità genetica, lo studio non ha rilevato un elevato livello di consanguineità, o inbreeding, nella popolazione, il che rassicura il progetto per le prossime azioni di allevamento in cattività. L’obiettivo del progetto è, infatti, prelevare dalla natura alcuni esemplari, farli riprodurre in cattività per poi reintrodurli in un Santuario dove potranno vivere al sicuro. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.