30Science.com

Science Advances: l’evoluzione complicata degli insetti stecco

(26 Maggio 2024)

Roma – Le popolazioni di insetto stecco mostrano evidenze di passaggi evolutivi ripetitivi. A descriverli sulla rivista Science Advances gli scienziati della Utah State University, dell’Università francese di Montpelier, dell’Università federale brasiliana di San Paolo, dell’Università del Nevada, di Reno e dell’Università di Notre Dame. Il team, guidato da Zachariah Gompert, Patrik Nosil, ha cercato di rispondere a una serie di interrogativi legati all’evoluzione, in particolare se essa possa essere considerata un percorso deterministico o casuale. In realtà, spiegano gli esperti, è troppo semplicistico valutare la domanda come un binomio, perché i passaggi dell’evoluzione sono molto complessi, e, a volte, ripetitivi. I ricercatori hanno esaminato tre decenni di dati sulla frequenza dei morph criptici dei modelli di colore nella specie di insetti stecco Timema cristinae. Gli esperti hanno considerato dieci popolazioni californiane. Questi animali, spiegano gli autori, sono considerati polimorfici per quanto riguarda il colore e il modello del corpo. Alcuni esemplari sono verdi, e si mimetizzano con gli arbusti di lillà della California, altri appaiono a strisce, e si camuffano negli arbusti di chamise. Nascondersi tra le piante è una delle difese chiave degli insetti stecco, una delle prede preferite delle ghiandaie. “Abbiamo osservato prevedibili fluttuazioni nella frequenza delle strisce in tutte le popolazioni di insetto stecco – riporta Gompert – che rappresentano dinamiche evolutive ripetibili basate sulla variazione genetica permanente. I nostri risultati suggeriscono che su scala temporale breve, l’evoluzione che coinvolge le variazioni esistenti può essere abbastanza prevedibile. Su scale temporali più lunghe, invece, le dinamiche tendono a essere molto meno anticipabili”. Le popolazioni potrebbero ad esempio sperimentare un evento casuale, come un’inondazione o una grave siccità, che potrebbe sconvolgere lo status quo e influenzare le manifestazioni dei caratteri. “C’è un’altra specie di insetto stecco Timema che si nutre di chamise, ma non ha mai espresso le strisce – aggiunge Gompert – per cui l’evoluzione della striscia non è un risultato ripetibile dell’evoluzione su questa scala a lungo termine. Gli esempi di passaggi evolutivi replicati su popolazioni naturali sono piuttosto rari, ma esistono. Ecco perché non si può stabilire in modo univoco se l’evoluzione sia il risultato di passaggi casuali o prevedibili”. (30science.com)

30Science.com
Agenzia di stampa quotidiana specializzata su temi di scienza, ambiente, natura, salute, società, mobilità e tecnologia. Ogni giorno produciamo una rassegna stampa delle principali riviste scientifiche internazionali e quattro notiziari tematici: Scienza, Clima & Natura, Salute, Nuova Mobilità e Ricerca Italiana contatti: redazione@30science.com + 39 3492419582