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OGM: piante di colza sfuggite continuano a resistere

(22 Maggio 2024)

Roma – Popolazioni di piante di colza geneticamente modificate per essere resistenti agli erbicidi possono sopravvivere al di fuori delle fattorie, ma potrebbero perdere gradualmente i loro geni ingegnerizzati, riferisce un nuovo studio condotto da Cynthia Sagers dell’Arizona State University, negli Stati Uniti, pubblicato il 22 maggio sulla rivista ad accesso libero PLOS ONE.

È stata avanzata l’ipotesi che se qualche pianta coltivata geneticamente dovesse sfuggire ai campi agricoli, avrebbe vita breve. Ciò renderebbe improbabile che essi prendano il controllo di aree selvagge o diffondano i geni inseriti, chiamati transgeni, a popolazioni selvatiche di piante strettamente imparentate. Tuttavia, sono stati condotti pochi studi per verificare se le popolazioni di queste piante coltivate “selvatiche” possano effettivamente sopravvivere in natura a lungo termine.

Infiorescenza di colza. La colza ( Brassica napus L.) è molto attraente per gli insetti impollinatori e si incrocia facilmente con altre specie di cavoli e senape.
CREDITO
CSagers, CC-BY 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)

Nel nuovo studio, i ricercatori hanno condotto un’indagine su larga scala sulle popolazioni di colza geneticamente modificata che vivono lungo i bordi delle strade nel Nord Dakota, ripetendo un’indagine inizialmente condotta nel 2010. Hanno scoperto che il numero totale di piante di colza selvatiche nel campione era diminuito e le popolazioni delle piante sono diventate meno comuni nel tempo. Quando hanno testato le piante per la resistenza agli erbicidi, hanno visto che i tipi di erbicidi a cui le piante erano resistenti erano cambiati nel tempo, probabilmente a causa dei cambiamenti nelle varietà che gli agricoltori stavano piantando. È importante sottolineare che quasi un quarto delle piante selvatiche non erano resistenti e non contenevano transgeni – dal 19,9% nel 2010 al 24,2% nel 2021 – suggerendo che queste popolazioni potrebbero perdere i loro transgeni.

I ricercatori ipotizzano che le popolazioni selvatiche di colza potrebbero essere sotto pressione evolutiva per eliminare i transgeni, cosa che potrebbe accadere se la colza ingegnerizzata fosse in svantaggio una volta che non viene più coltivata in una fattoria. Ulteriori analisi genetiche potrebbero aiutare a chiarire le origini delle piante e fornire maggiori informazioni su quanto tempo i transgeni possono persistere nell’ambiente.

Steven Travers aggiunge: “L’ipotesi che le varietà di colture transgeniche saranno limitate alle condizioni favorevoli dei campi agricoli e non mescolate con le popolazioni vegetali naturali può essere respinta. Le popolazioni selvatiche di colza autosufficienti e a lungo termine (alcune transgeniche e altre no) sono un fenomeno mondiale e come tale sottolineano la necessità di ulteriori ricerche su come funziona la dedomesticazione, la misura in cui influisce sulle popolazioni naturali e i rischi che la presenza accidentale di transgeni potrebbe rappresentare per l’agricoltura”.(30Science.com)

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