Valentina Di Paola

L’IA migliora le previsioni di inondazioni

(20 Marzo 2024)

Roma – Sviluppare un nuovo sistema di intelligenza artificiale in grado di migliorare le previsioni legate alle inondazioni. A questo obiettivo è stato orientato uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati del Flood Forecasting di Google Research. Il team, guidato da Gray Nearing, ha ideato un nuovo modello che potrebbe anticipare in modo più preciso il rischio di inondazioni e fornire avvisi tempestivi in caso di eventi estremi. I cambiamenti climatici causati dall’uomo, sottolineano gli esperti, hanno incrementato significativamente la frequenza e l’intensità delle inondazioni, specialmente in determinate regioni. Gli attuali metodi di previsione sono limitati dal fatto che dipendono direttamente dai misuratori di flusso, delle stazioni di monitoraggio lungo i fiumi, che però non sono distribuiti uniformemente in tutto il mondo. In questo lavoro, i ricercatori hanno addestrato un software di intelligenza artificiale con 5.680 misuratori esistenti, per prevedere con un’anticipazione di sette giorni il flusso giornaliero in bacini idrografici non monitorati. Il sistema è stato poi paragonato rispetto al Global Flood Awareness System (GloFAS), il metodo attualmente considerato più affidabile per la previsione delle inondazioni. Stando a quanto emerge dall’indagine, l’intelligenza artificiale è stata in grado di fornire anticipazioni per i cinque giorni successivi altrettanto e addirittura più affidabili rispetto al GloFAS. L’accuratezza del nuovo modello era inoltre superiore in caso di finestre di ritorno di cinque anni. Questi risultati, concludono gli autori, suggeriscono che questo sistema potrebbe essere implementato nelle realtà non monitorate per fornire avvisi tempestivi sulle realtà idriche, in modo da permettere interventi di prevenzione del rischio adeguati in caso di inondazioni. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).