Lucrezia Parpaglioni

Giovanni Rezza: “contro nuove epidemie serve avere un vaccino disponibile in cento giorni”

(8 Marzo 2024)

Roma – Per far fronte alle nuove possibili minacce epidemiche occorre attrezzare una risposta immediata e tra queste la più efficace sarebbe quella legata alla disponibilità di un vaccino sicuro ed efficace nel più breve tempo possibile. Nella terza edizione del suo Libro “Epidemie, I perché di una minaccia globale” edito da Carocci, Giovanni Rezza epidemiologo, specialista in Malattie infettive e in Igiene e medicina preventiva, ora professore straordinario di Igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che è stato direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità e direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute durante la pandemia di COVID-19, affronta il tema delle malattie infettive, dalla diffusione di virus, come il coronavirus che ha provocato la pandemia di COVID-19 e per il quale è stata dichiarata l’emergenza sanitaria globale, alla minaccia di “vecchi” germi che espandono la loro area di azione conquistando nuove popolazioni e località geografiche. “Nel libro – ha detto Rezza – si parla di epidemie, dalla loro storia alla loro evoluzione: come nascono, come si trasmettono i virus dall’animale all’uomo e quali sono i fattori che contribuiscono alla loro diffusione”. “Ma – ha continuato Rezza – si affronta anche il significato evolutivo dei sintomi”. “Infine – ha proseguito Rezza- viene trattato il tema, per nulla banale, degli strumenti che abbiamo a disposizione per controllarle”. Il volume traccia, dunque, una storia delle epidemie, ne spiega le origini e le modalità di diffusione, descrivendo al contempo gli interventi per affrontarle. “L’efficacia – ha spiegato Rezza – di alcuni interventi di prevenzione e controllo e la necessità di disporre in tempi brevi di vaccini efficaci e sicuri sono fra le prime misure da attuare per contrastare e arginare la diffusione di epidemie”. “Un nuovo – ha sottolineato l’autore – capitolo riguarda proprio la vaccinazione in corso di epidemie, e quindi in situazioni d’emergenza”. In merito alla possibilità di prevedere in anticipo una minaccia virulenta a livello globale l’epidemiologo, che è fra i massimi esperti a livello mondiale, si è detto scettico. “È impossibile – ha commentato Rezza – prevedere quando comparirà un’epidemia, sappiamo solo che prima o poi potrebbe accadere”.  L’ autore ha però identificato i virus influenzali come i responsabili più papabili della possibile diffusione di epidemie, sottolineando l’esigenza di strategie volte alla prevenzione. “I candidati – ha affermato Rezza – più probabili sono sempre i virus influenzali, d’origine aviaria o suina”. “Poi – ha proseguito Rezza – possono esserci delle sorprese”. E ha aggiunto: “I coronavirus, paradigma reale della cosiddetta malattia X, ne sono l’esempio”. “Anche – ha notato Rezza – i virus trasmessi da vettori rappresentano una minaccia globale, ma quelli a trasmissione respiratoria fanno più paura”. È bene – ha concluso Rezza – essere comunque preparati ad affrontarli: l’obiettivo, in caso di emergenza, è avere un vaccino disponibile in cento giorni”. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.