Lucrezia Parpaglioni

D’Alonzo: “nuova molecola per la cura non invasiva della retinopatia diabetica”

(19 Dicembre 2023)

Roma – “Con ‘Iridea’, che opera nel settore farmacologico, abbiamo sviluppato una nuova molecola per una cura non invasiva della retinopatia diabetica”. Così Daniele D’Alonzo dopo essere stato premiato nel corso della XIII edizione del “Premio dei Premi”, il Premio Nazionale per l’Innovazione promosso dalla Fondazione COTEC e istituito per concessione del Presidente della Repubblica, presso la sede del CNR di Roma. “Ad oggi – ha spiegato D’Alonzo – mezzo miliardo di persone nel mondo hanno il diabete, e di queste circa un terzo sviluppa come complicanza la retinopatia”. “Attualmente – ha aggiunto D’Alonzo – lo ‘standard of care’, ovvero quello che si utilizza per trattare questa patologia, è rappresentato da farmaci che vengono iniettati direttamente nel vitro dell’occhio”. “Poiché – ha continuato D’Alonzo – la procedura è particolarmente invasiva, la maggior parte dei pazienti non si sottopone a questi trattamenti, andando inevitabilmente incontro alla cecità e arrecando di conseguenza un peso alla sanità pubblica”. “Noi – ha dichiarato D’Alonzo – abbiamo sviluppato una nuova molecola che è in grado di superare la barriera emato-retinica e quindi può essere somministrata non direttamente nell’occhio ma attraverso altre modalità, come per esempio per iniezione sottocutanea”. “Considerando che – ha concluso D’Alonzo – la terapia è pensata per malati diabetici, quindi già avvezzi all’impiego di iniezioni sottocutanee con cui somministrano la stessa insulina, abbiamo ora messo loro a disposizione una procedura che non necessita l’intervento da parte un medico in ospedale o in strutture specializzate, ma che può prendere il paziente  in autonomia da a casa”. (30Science.com)

 

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.