Lella Simone

Science: una nuova “specie” di soggetti giuridici dall’intelligenza artificiale

(27 Ottobre 2023)

Roma – Per la prima volta nella storia dell’umanità, studiosi di diritto affermano che entità non umane non dirette da esseri umani, come le società gestite da intelligenza artificiale (AI), dovrebbero entrare nel sistema legale come una nuova “specie” di soggetto giuridico. Ad argomentare tale ipotesi, in un editoriale politico pubblicato su Science, sono il professor Daniel Gervais, titolare della cattedra di diritto Milton R Underwood presso la Vanderbilt University e membro dell’American Law Institute e John Nay, Visiting Scholar presso la Vanderbilt University Law School. L’AI ha raggiunto un punto in cui potrebbe funzionare come soggetto giuridico con diritti e obblighi, sostengono gli autori. Di conseguenza, prima che la questione diventi troppo complessa e difficile da districare, è necessario sviluppare quadri giuridici “interspecifici” attraverso i quali l’AI possa essere trattata come soggetto giuridico, affermano. Fino a oggi, il sistema legale è stato univoco: consente solo agli esseri umani di influenzarne la struttura e l’uso. Soggetti giuridici non umani, come gli animali, hanno necessariamente istanziato i loro diritti attraverso intermediari umani. Tuttavia, la loro inclusione è meno finalizzata a definire e proteggere i diritti e le responsabilità di questi soggetti non umani, ed è più un mezzo per affrontare gli interessi e gli obblighi umani nei loro confronti. Negli Stati Uniti, le società sono riconosciute come “persone giuridiche artificiali” all’interno del sistema legale. Tuttavia, le leggi di alcune giurisdizioni non richiedono sempre esplicitamente che le entità aziendali abbiano proprietari o manager umani al loro comando. Pertanto, per legge, nulla impedisce in generale a un’intelligenza artificiale di gestire una società. In questo contesto, Gervais e Nay mettono in evidenza il concetto che si sta rapidamente realizzando delle “zero-member LLC” gestite da AI, ovvero entità aziendali che operano autonomamente senza alcun coinvolgimento diretto di esseri umani nel processo. Gli autori discutono diverse vie in cui tali LLC gestite da AI e le loro azioni potrebbero essere gestite all’interno del sistema legale. Poiché l’idea di smettere lo sviluppo e l’uso dell’AI è estremamente irrealistica, Gervais e Nay esaminano altre opzioni, tra cui la regolamentazione dell’AI trattando le macchine come giuridicamente inferiori agli esseri umani o la progettazione di sistemi AI in modo che siano rispettosi delle leggi e portarli nel contesto legale ora, prima che diventi troppo complicato farlo. (30Science.com)

Lella Simone