Covid: uso di nirmatrelvir o molnupiravir può ridurre la mortalità nei pazienti infetti da Omicron

22 Set, 2023
30Science.com
Mediaone

Roma – Uno studio pubblicato su Jama Network ha analizzato l’efficacia di nirmatrelvir e molnupiravir nel trattamento dei pazienti infetti con le nuove varianti del virus SARS-CoV-2, in particolare Omicron. Attualmente, nirmatrelvir e molnupiravir sono utilizzati negli Stati Uniti e in altri paesi per trattare i pazienti non ospedalizzati che presentano una forma lieve o moderata di COVID-19 e sono a rischio elevato di sviluppare una malattia grave. Tuttavia, l’associazione tra l’uso di questi due farmaci antivirali orali e l’ospedalizzazione o la mortalità dovute all’infezione da nuove sottovarianti di Omicron, in particolare BQ.1.1 e XBB.1.5, era sconosciuta fino a questo studio. Lo studio, condotto presso la Cleveland Clinic da aprile 2022 a febbraio 2023, ha coinvolto pazienti a rischio elevato di sviluppare una forma grave di COVID-19. I pazienti sono stati seguiti per un periodo di 90 giorni dopo la diagnosi. I risultati dello studio hanno rivelato che tra i pazienti trattati con nirmatrelvir, solo il 0,13% è morto entro 90 giorni dall’infezione da Omicron, mentre tra coloro che hanno ricevuto il trattamento con molnupiravir, solo lo 0,51% è morto. D’altra parte, tra i pazienti non trattati con alcun farmaco, il tasso di mortalità è stato del 1,44%. Questi risultati indicano che sia nirmatrelvir che molnupiravir sono associati a una significativa riduzione della mortalità nei pazienti infetti da Omicron. Inoltre, entrambi i farmaci hanno dimostrato di ridurre il rischio di ospedalizzazione o morte. Queste scoperte sono importanti perché suggeriscono che nirmatrelvir e molnupiravir possono essere utilizzati con successo nel trattamento dei pazienti non ospedalizzati a rischio elevato di sviluppare forme gravi di COVID-19 causate da Omicron. Questo approccio terapeutico può essere esteso a pazienti di diverse età, etnie, ceppi virali, stato di vaccinazione, stato di infezione pregressa e presenza di condizioni preesistenti. In conclusione, l’uso di nirmatrelvir o molnupiravir può contribuire a ridurre la mortalità e l’ospedalizzazione nei pazienti infetti da Omicron, fornendo un ulteriore strumento nella lotta contro la pandemia di COVID-19. Ulteriori studi e ricerche sono necessari per confermare questi risultati e valutare ulteriormente l’efficacia di questi farmaci in diverse popolazioni di pazienti. (30Science.com)

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