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Sull’agricoltura sarda scende in campo la tecnologia digitale

(28 Giugno 2023)

Roma – Olivo, mandorlo, agrumi e vite sono tra le colture di riferimento per l’agricoltura regionale. Le vocazionalità agro-ecologiche della Sardegna, oggetto di studio nelle aree di Nurra, Arzana-Loceri, Muravera, Pula-Capoterra, sono il risultato del progetto Sardinia Lands, portato avanti da Agris e CRS4, con la collaborazione dell’Arpas, presentato questa mattina a Cagliari, all’hotel Holiday Inn, in un evento con i principali protagonisti.

Per individuare le migliori caratteristiche dei terreni oggetto di studio e definire una metodologia per scegliere quale coltura vi si adatta meglio, sono state utilizzate tecnologie aerospaziali e di rilevamento di prossimità. I dati, acquisiti ed elaborati, sono stati integrati in una piattaforma utile a supportare le decisioni per una pianificazione strutturata del territorio, con l’obiettivo di tutelare e valorizzare gli agrosistemi locali, tenendo conto dei cambiamenti climatici in corso.

Christian Solinas, presidente della Regione Sardegna: “Individuare strumenti, forme, metodi per modernizzare, sostenere e accrescere la competitività di comparti strategici della nostra economia, come è quello agricolo, rappresenta una sfida fondamentale per lo sviluppo futuro della Sardegna. Il progetto Sardinia Lands che ha portato alla realizzazione di una piattaforma integrata per la valutazione di zone agro-ecologiche della Sardegna, a tutela dell’agricoltura sostenibile, rientra a pieno titolo tra le innovazioni messe al servizio dell’agricoltura che riteniamo più efficaci, nella certezza che anche il monitoraggio e le valutazioni dei territori utili nella programmazione e scelta delle migliori politiche da adottare, se accompagnato da tecnologie avanzate e aerospaziali contribuirà alla modernizzazione ed efficienza del sistema agricolo sardo”.

Francesco Baule, commissario straordinario dell’Agris Sardegna: “Sardinia Lands, il progetto di Agris Sardegna coordinato dalla ricercatrice Daniela Satta, consente di rispondere in maniera scientifica e multisettoriale all’esigenza di una pianificazione razionale delle attività agricole sul territorio regionale, e fornisce un innovativo strumento di supporto alle decisioni che consentirà di promuovere lo sviluppo economico delle aree agricole dell’isola in modo ecologicamente sostenibile. Le competenze dei ricercatori Ana Oliveira e Simone Cossu, la pluriennale esperienza dell’unità pedologica coordinata da Stefania Fanni, e il contributo climatologico di Michele Fiori, prezioso collaboratore dell’Arpas, hanno portato alla definizione di modelli semplici ed efficaci, capaci di esprimere le risposte produttive del territorio in funzione dei vincoli agro-ambientali e dei fabbisogni agro-ecologici delle diverse specie coltivate. La piattaforma Sardinia Lands potrà così fornire un insieme integrato di informazioni sull’adattamento e la gestione dei sistemi produttivi locali alle condizioni ambientali della Sardegna, sia nel contesto climatico attuale, sia nell’ottica di scelte future orientate alla mitigazione degli effetti del global-warming attraverso l’agricoltura di precisione.”

Giacomo Cao, amministratore unico CRS4: “Siamo particolarmente soddisfatti del lavoro svolto da Eva Lorrai, Laura Muscas, Roberto Demontis, Davide Muroni e Carlino Casari in collaborazione con Agris Sardegna. Auspichiamo da un lato che le metodologie sviluppate nell’ambito del progetto possano trovare significative occasioni di applicazione sul territorio della Sardegna e dall’altro che le stesse possano essere approfondite in ulteriori attività progettuali che coinvolgano anche altri partner di comprovata esperienza”.

Sulle quattro macro-aree individuate sono state compiute oltre 24 rilevazioni satellitari e 30 con l’utilizzo dei droni, in 8 aziende agricole coinvolte nel progetto. Per la creazione della piattaforma Sardinia Lands è stato utilizzato un modello multicriteriale basato su un set di strumenti (mappe di capacità d’uso del suolo, analisi di dati satellitari, dati storici climatici, bioclimatici e agronomici) che consente di rappresentare la vocazionalità agricola su ampia scala.

Nello specifico delle metodologie utilizzate per il progetto e la creazione della piattaforma integrata, le attività hanno riguardato l’analisi geo-spaziale del territorio attraverso la combinazione di dati pedologici e bioclimatici. In parallelo, è stata effettuata un’analisi di casi studio per la validazione degli indici ottenuti dall’elaborazione dei dati provenienti dai diversi strumenti, tra cui sensori multispettrali e termici, al fine di promuovere l’applicazione di tecnologie avanzate e indirizzare il tessuto locale verso sistemi produttivi che sfruttano l’agricoltura di precisione. L’obiettivo finale del progetto è lo sviluppo di un sistema di agricoltura sostenibile, che nel concreto si attua attraverso il passaggio a metodi di coltivazione innovativi, l’uso efficiente delle risorse naturali, la sostenibilità delle produzioni.(30Science.com)

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