Roma – Anche il CREA, con il suo Centro di Genomica e Bioinformatica, partecipa con altri 17 partner europei, a BEST-CROP (Boosting photosynthESis To deliver novel CROPs for the circular bioeconomy) un progetto Horizon Europe, guidato dal team di Paolo Pesaresi, docente del dipartimento di Bioscienze dell’Università Statale di Milano, che scommette sull’innovazione genetica ed attraverso la modifica di alcuni geni coinvolti nella fotosintesi e nello sviluppo della pianta, principalmente attraverso l’uso di mutazioni e di Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), si propone di selezionare l’orzo per i futuri scenari climatici: più produttivo e più efficiente nell’uso dell’acqua.
BEST-CROP si propone di aumentare l’efficienza della fotosintesi per avere piante più grandi (maggiore biomassa) e più produttive semplicemente utilizzando meglio la luce solare (a parità di concimazione e consumo idrico). In un’ottica di economia circolare verranno poi selezionate linee di orzo con specifiche caratteristiche qualitative della paglia in modo da poterla destinare alla produzione di nuovi prodotti ad alto valore aggiunto (proteine e grassi a seguito della conversione ad opera di insetti, nuovi materiali ecocompatibili per l’edilizia).
Nell’ambito di BEST-CROP saranno identificati i singoli geni necessari per disegnare l’orzo del futuro (almeno 3-4 geni per efficientare la fotosintesi oltre ai fattori genetici per la qualità della paglia), al CREA Genomica e Bioinformatica il compito di mettere insieme tutti i componenti genetici del nuovo orzo e, in una sorta di catena di montaggio genetico, selezionare varietà più produttive e caratterizzate da paglie con specifiche caratteristiche qualitative per dare maggior valore alla coltura dell’orzo.
BEST-CROP partendo dalle più avanzate conoscenze sui meccanismi fotosintetici sviluppate nei sistemi modello si propone di aumentare l’efficienza della fotosintesi in orzo, il quarto cereale più coltivato al mondo, coltura test per poi trasferire i risultati anche al frumento.
La fotosintesi è il processo fisiologico alla base di tutta la produzione agricola, aumentarne l’efficienza significa avere piante più grandi (maggiore biomassa) e più produttive semplicemente utilizzando meglio la luce solare e senza dover aumentare la concimazione o l’uso dell’acqua. BEST-CROP scommette sull’innovazione genetica ed attraverso la modifica di alcuni geni coinvolti nella fotosintesi e nello sviluppo della pianta, principalmente attraverso l’uso di mutazioni e di Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), si propone di selezionare l’orzo per i futuri scenari climatici, più produttivo e più efficiente nell’uso dell’acqua. In un’ottica di economia circolare verranno poi selezionate linee di orzo con specifiche caratteristiche qualitative della paglia in modo da poterla destinare alla produzione di nuovi prodotti ad alto valore aggiunto: come alimento per insetti capaci di convertire la paglia in proteine e grassi, oppure come materia prima per la produzione di nuovi materiali ecocompatibili per l’edilizia capaci di sostituire prodotti attualmente ottenuti da settori industriali ad alto impatto ambientale.(30Science.com)
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Al via progetto per supervarietà di orzo
(5 Giugno 2023)
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