Roma – Il tasso di deforestazione e perdita o danneggiamento delle foreste tropicali a causa dei cambiamenti antropici e ambientali sta rapidamente superando la capacità di stoccaggio associata alla ricrescita di questi ecosistemi. Questo l’allarmante risultato che emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature e condotto dagli scienziati dell’Università di Bristol, dell’Università di Exeter e dell’Istituto nazionale brasiliano per la ricerca spaziale (INPE). Il team, guidato da Viola Heinrich, ha valutato il potenziale di recupero e il degrado delle foreste tropicali, considerate vitali per contrastare l’emergenza climatica ed ecologica. I ricercatori hanno quantificato i tassi di recupero dello stock di carbonio in superficie utilizzando i dati satellitari nelle tre più grandi foreste tropicali del mondo, in Amazzonia, in Africa centrale e nel Borneo. Stando a quanto emerge dall’indagine, gli ecosistemi in fase di ripristino rimuovono ogni anno almeno 107 milioni di tonnellate di carbonio dall’atmosfera.
Questi dati, sottolineano gli esperti, dimostrano l’importanza della conservazione e del recupero di questi ecosistemi, ma allo stesso tempo evidenziano che la quantità totale di anidride carbonica catturata può controbilanciare solo il 26 per cento delle emissioni associate alla deforestazione e al degrado delle foreste tropicali. “Il nostro lavoro – osserva Heinrich – fornisce le prime stime pan-tropicali dell’assorbimento di carbonio fuori terra negli ambienti che stanno affrontando il degrado e la deforestazione. Sebbene la protezione di queste realtà resti una priorità, è fondamentale attuare programmi di gestione sostenibile delle aree che si stanno riprendendo dalla deforestazione”. “I modelli di recupero e stoccaggio del carbonio che abbiamo sviluppato – continua l’autrice – possono guidare scienziati e responsabili politici sul potenziale delle foreste secondarie protette”. Le foreste tropicali rappresentano la fonte di risorse dirette vitali per milioni di persone e animali. Proteggere e ripristinare le foreste tropicali sembra pertanto fondamentale per garantire un futuro sostenibile, commentano gli scienziati. “Il modo più economico e immediato di rimuovere il carbonio dall’atmosfera prevede il ripristino delle aree disboscate – sottolinea Jo House, dell’Università di Bristol – interventi in questo senso comporterebbero inoltre numerosi benefici per la biodiversità e la mitigazione del clima, proteggendo i mezzi di sussistenza delle popolazioni indigene”. “Concentrarsi sulla protezione e il ripristino delle foreste tropicali degradate e secondarie – dichiara Luiz Aragão, capo della divisione di osservazione della Terra e geoinformatica presso l’INPE e altra firma dell’articolo – è una soluzione efficiente per costruire meccanismi robusti per lo sviluppo sostenibile dei paesi tropicali. Abbiamo in programma di partire da questi dati per migliorare le stime delle perdite e dei guadagni di carbonio associati a diversi tipi di intensità di disturbo delle foreste tropicali”. (30science.com)