Roma – Il ghiaccio marino antartico ha raggiunto la sua estensione mensile più bassa nel record di dati satellitari, al 34% al di sotto della media di febbraio, battendo il precedente record di febbraio 2017. Anche l’estensione giornaliera del ghiaccio marino antartico ha raggiunto un minimo storico, superando il record precedente stabilito in febbraio 2022. Le concentrazioni di ghiaccio marino erano molto al di sotto della media in tutti i settori dell’Oceano Antartico.
Sono i dati elaborati dal Copernicus Climate Change Service (C3S) , implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con finanziamenti dell’UE.
A sinistra: concentrazione media del ghiaccio marino artico per febbraio 2023. La spessa linea arancione indica il bordo climatologico del ghiaccio marino per febbraio per il periodo 1991-2020. A destra: anomalie della concentrazione del ghiaccio marino artico per febbraio 2022 rispetto alla media di febbraio per il periodo 1991-2020. Fonte dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
L’estensione del ghiaccio marino artico era del 4% al di sotto della media, classificandosi al 2° posto più basso per febbraio nel record di dati satellitari, insieme a febbraio 2016 e 2017. Le concentrazioni di ghiaccio marino artico erano più al di sotto della media nel Mare di Barents e nella regione delle Svalbard. L’estensione media mensile del ghiaccio marino artico nel febbraio 2023 ha raggiunto 14,4 milioni di kmq ,0,5 milioni di kmq (o 4%) al di sotto della media 1991-2020 per febbraio. Questo valore si colloca al 2° posto più basso di febbraio nel record satellitare, che inizia nel 1979, alla pari di febbraio 2016 e febbraio 2017. L’estensione più bassa di febbraio si è verificata nel 2018 (6% al di sotto della media). Le anomalie della concentrazione del ghiaccio marino nell’Artico nel febbraio 2023 sono state dominate da concentrazioni molto al di sotto della media nel Mare di Barents settentrionale e intorno alle Svalbard e alla Terra di Francesco Giuseppe, una caratteristica persistente dall’autunno del 2022. Febbraio ha visto anche concentrazioni inferiori alla media nel sud Mare di Barents. Coerentemente con la bassa copertura di ghiaccio marino, anche questo settore dell’Oceano Artico ha registrato temperature dell’aria superficiale molto superiori alla media nel febbraio 2023, con temperature superiori alla media di oltre 7°C in alcune aree. Concentrazioni inferiori alla media hanno prevalso anche lungo la costa del Canada orientale, intorno a Terranova e Nuova Scozia. Altri settori artici hanno generalmente visto un mix di concentrazioni di ghiaccio marino superiori e inferiori alla media.
A sinistra: concentrazione media del ghiaccio marino antartico per febbraio 2023. La spessa linea arancione indica il limite climatologico del ghiaccio per febbraio per il periodo 1991-2020. A destra: anomalie della concentrazione del ghiaccio marino antartico per febbraio 2023 rispetto alla media di febbraio per il periodo 1991-2020. Fonte dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
Nel febbraio 2023, l’estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto in media 2,2 milioni di Kmq 1,1 milioni di kmq (34%) in meno rispetto alla media 1991-2020 per febbraio. Come già avvenuto a gennaio, questa è stata la misura più bassa per febbraio all’interno del set di dati satellitari di 45 anni, significativamente al di sotto del precedente record del 2017 (28% al di sotto della media). Inoltre, l’estensione giornaliera del ghiaccio marino antartico ha raggiunto il suo valore più basso mai registrato nel febbraio 2023, battendo il record di 12 mesi dal febbraio 2022 (vedi riquadro in evidenza).
Mentre il nuovo minimo record per febbraio 2023 arriva dopo diversi anni con estensioni del ghiaccio marino molto al di sotto della media dal 2017, è interessante notare che l’estensione del ghiaccio marino antartico era molto vicina alla media nel febbraio 2020 e nel febbraio 2021. variabilità annuale che ha spesso caratterizzato il ghiaccio marino antartico negli ultimi decenni. Pertanto, resta da vedere se le attuali tendenze verso una misura molto inferiore alla media persisteranno nei prossimi mesi e anni.(30Science.com)
