Si chiama FRIDA (Framework and Robotics Initiative for Developing Arts) è un’intelligenza artificiale costituita da un braccio robotico capace di utilizzare colori e pennelli per creare opere d’arte. Descritto durante l’International Conference on Robotics and Automation (ICRA) dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers, questo sistema è stato sviluppato dagli scienziati della Carnegie Mellon University. Il team, guidato da Peter Schaldenbrand, Jean Oh, Zhixuan Liu, Beverley-Claire Okogwu e Jim McCann, ha ideato un algoritmo di verniciatura attraverso l’intelligenza artificiale. FRIDA simula il modo in cui un pittore dipingerebbe un’immagine, seguendo uno stile impressionista e stravagante. “FRIDA prende il nome dalla celebre pittrice – spiega Schaldenbrand – credo che sia in grado di realizzare immagini davvero gradevoli.
C’è il disegno di una rana ballerina che è molto buffo e piacevole alla vista”. Il sistema può essere istruito attraverso indicazioni testuali sul soggetto da raffigurare, caricando altre opere d’arte per fornire l’input dello stile o addirittura inviando un audio. Gli esperti hanno ad esempio riprodotto il celebre singolo “Dancing Queen” degli ABBA, ottenendo un quadro astratto dalle pennellate audaci, prive della precisione ricercata spesso associata ai prodotti robotici. “FRIDA – commenta McCann – è un progetto che esplora l’intersezione tra creatività umana e robotica, utilizzando modelli di intelligenza artificiale sviluppati per realizzare didascalie. Abbiamo fornito anche titoli degli articoli di notizie e testi rappresentativi di varie culture, volevamo evitare bias dovuti al pregiudizio americano o occidentale”. Durante la fase in cui il modello viene istruito, FRIDA mostra una tavolozza di colori sullo schermo del computer, che l’utente può mescolare a piacimento per ottenere un risultato condizionato. Nei prossimi step, gli studiosi sperano di raggiungere la miscelazione automatica delle varie tinte, ma il progetto è ancora in fase di sviluppo. “Ci è stato chiesto se questo lavoro comporterà difficoltà per il lavoro degli artisti – concludono gli autori – ma il nostro obiettivo è esattamente l’opposto. FRIDA vuole promuovere la creatività umana attraverso gli strumenti dell’intelligenza artificiale”. (30science.com)