Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Cina, riformare la ricerca scientifica per puntare a “sfide epocali”

(19 Gennaio 2023)

(30science.com) – Roma, 19 gen. –  In un articolo apparso su “Science”, tre studiosi cinesi della ShanghaiTech University e della University of Nottingham Ningbo China, sostengono che l’Accademia Cinese delle Scienze (CAS), il più importante istituto di ricerca della Cina, andrebbe riformato nel senso di concentrarsi sulle sfide epocali della umanità piuttosto che sulla ricerca di base. La CAS, che comprende più di 100 istituti e decine di migliaia di ricercatori a livello nazionale, ha svolto un ruolo importante nel progresso della scienza e della tecnologia cinesi. Tuttavia, nell’ambito degli sforzi del regime per riformare il programma scientifico e tecnologico della Cina, la CAS è stata sottoposta a forti pressioni per produrre scoperte scientifiche originali e più visibili per giustificare la sua reputazione e i suoi consistenti finanziamenti. Attualmente, nell’ambito di una iniziativa denominata Pioneer, la CAS sta riorganizzando la sua miriade di istituti in quattro categorie: centri incentrati sulla ricerca di base, sulle scienze applicate, grandi centri scientifici che gestiscono infrastrutture su larga scala e istituti specializzati che si occupano di questioni specifiche per la Cina. Secondo gli autori dell’articolo pubblicato su “Science”, l’enfasi sulla ricerca di base, la scienza applicata e lo sviluppo locale non differenzieranno molto la CAS dalle molte altre organizzazioni e università cinesi di scienza e tecnologia. Concentrare invece le risorse sulla creazione di grandi infrastrutture di ricerca scientifica – installazioni che affrontano “grandi sfide della società umana”, come i collisori di particelle o i grandi osservatori astronomici, per esempio – potrebbe portare una maggiore competitività alla CAS. “Il processo di trasformazione della CAS in laboratori nazionali orientati all’amministrazione e alla supervisione della grande infrastruttura di ricerca scientifica cinese è complicato e persino radicale e doloroso, soprattutto data la sua storia”, scrivono gli autori. “Si tratterà meno di una decisione scientifica e più di una decisione politica, economica e amministrativa”. (30science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla