(30Science.com) – Roma, 14 dic. – Dalle missioni degli astronauti al turismo su altri pianeti, alla nuova era dei viaggi spaziali di Jeff Bezos ed Elon Musk interessa anche il design: già si programmano i primi avamposti stabili su Luna e Marte, ambienti estremi in cui saranno fondamentali, non solo le tecnologie, ma anche le capacità di progettare e disegnare ambienti sostenibili e a misura umana. Il design dello spazio è al centro di Space design for interplanetary travelers, ultimo appuntamento del 2021 con gli Innovation Talks dell’Università LUMSA di Roma, in programma venerdì 17 dicembre alle ore 15 in diretta YouTube sul canale dell’ateneo.
Protagonista della lezione sarà Raffi Tchakerian, designer aerospaziale e cofondatore di facoltà del Dubai Institute of Design and Innovation (DIDI). A moderare l’incontro il prof. Leonardo De Cosmo, giornalista scientifico dell’ANSA e docente di Digital Transformation.
La necessità di inserire una disciplina come il design nel contesto inedito di altri pianeti deriva dal desiderio di creare un ambiente che non solo sia bello, ma che sia anche vivibile e stimolante, a misura umana. La ricerca di Tchakerian, infatti, indaga questioni come il modo in cui l’input sensoriale ambientale può influenzare la salute mentale degli astronauti. E introduce anche il tema dell’intelligenza artificiale, con sistemi in grado di monitorare lo stato emotivo delle persone, o portare cambiamenti di luce, suono o temperatura a seconda della stagione o dell’ora del giorno.
Lo space designer pensa a pareti fatte di materiali intelligenti che possono cambiare la configurazione spaziale, realtà virtuale e aumentata che ci immergono in un ambiente conosciuto, stampanti 3D per personalizzare gli spazi, e messaggi olografici da familiari e amici.
Nato e cresciuto a Beirut, Tchakerian ha da sempre avuto le idee molto chiare sul suo futuro professionale: tra i 19 e i 29 anni ha infatti conseguito laurea, master e dottorato in varie aree del design. E anche l’Italia ha avuto un peso nella sua formazione: nel 2004 si iscrive all’Università IUAV di Venezia, città dove incontrerà Arturo Vittori, co-fondatore dello studio di design Architecture and Vision e fratello dell’astronauta Roberto Vittori, che sarà il suo grande mentore.
Nei dieci anni in cui collabora con Vittori, Tchakerian lavora a molti progetti, da una base lunare a un rover su Marte, a un aereo spaziale. E lotta per convincere professori e colleghi che era necessario non solo poter vivere nello spazio, ma poter vivere bene, che era necessaria una disciplina che nemmeno esisteva: lo space design che oggi è il suo lavoro.
“Il design spaziale è ancora ai margini dell’industria aerospaziale”, ha spiegato Tchakerian. “Finora praticamente nessuno si poneva il problema come incorporare criteri estetici a una missione spaziale ma le necessità di avere spazi abitabili per lunghi periodi e l’ingresso dei privati come SpaceX, Virgin Galactic e Blue Origin, sta cambiando questo paradigma. Non serviranno solo ingegneri per risolvere questioni tecniche ma anche designer per garantire che le persone saranno in grado di vivere bene questi nuovi ambienti“.
Tra gli altri ospiti di questo ciclo degli Innovation Talks, Leandro Agrò, Responsabile sviluppo e tecnologie esponenziali NTT DISRUPTION, San Francisco (CA); Maurizio Mori, Bioeticista presso l’Università di Torino e Presidente di Sipeia, (Società Italiana per l’Etica nell’Intelligenza Artificiale); e Alessandra Sciutti, Responsabile di CONTACT (COgNiTive Architecture for Collaborative Technologies) dell’istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Le loro lezioni sono disponibili sul canale YouTube dell’Università Lumsa.
Gli Innovation Talks sono organizzati dal Dipartimento GEPLI e dal corso di laurea magistrale in Management and Finance (Roma), in collaborazione con l’Associazione ALUMNI Lumsa. (30Science.com)