(30Science.com) – Roma, 14 set. – Una tecnologia genetica emergente di “de-estinzione” verrà utilizzata per ripristinare il mammut lanoso nella tundra artica. Ad annunciare la sua intenzione di realizzarlo è stata la nuova società Colossal, in collaborazione con il professore di genetica George Church dell’Università di Harvard. La “de-estinzione” di alcune specie avrebbe il potenziale di guarire o ripristinare molti ecosistemi danneggiati o ormai completamente perduti e quindi di aiutare a rallentare, o addirittura arrestare, gli effetti del cambiamento climatico.
Nello stile fantascientifico del film Jurassic Park di Steven Spielberg, in cui parti mancanti del DNA dei dinosauri venivano compensate con sequenze appartenenti a rospi, la Colossal afferma che mira a inserire sequenze di DNA di mammut lanosi, raccolte da resti ben conservati nel permafrost e nelle steppe ghiacciate, nel genoma degli elefanti asiatici, per creare un “ibrido elefante-mammut“.
La possibilità di poter riportare in vita le specie ormai estinte e le enormi implicazioni etiche che ne derivano, sono da sempre state l’”elefante nella stanza” della genomica. La società americana di bioscienze insiste però di essere in grado di poterlo fare.
“Mai prima d’ora l’umanità è stata in grado di sfruttare il potere di questa tecnologia per ricostruire gli ecosistemi, guarire la nostra Terra e preservare il suo futuro attraverso il ripopolamento di animali estinti“, ha affermato l’amministratore delegato della Colossal e co-fondatore Ben Lamm.
I mammut lanosi vagavano per gran parte dell’Artico e coesistevano con i primi umani che cacciavano questi enormi erbivori resistenti al freddo per il cibo e usavano le sue zanne e le sue ossa come strumenti. Gli animali si estinsero circa 4.000 anni fa. Per decenni, gli scienziati hanno recuperato frammenti di zanne, ossa, denti e capelli di mammut per estrarre e cercare di sequenziare il DNA del mammut.
I vasti schemi migratori del mammut lanoso sono stati considerati fondamentali per preservare la salute ambientale della regione artica. Colossal, che ha raccolto 15 milioni di dollari per il suo obiettivo, afferma che il ripristino in natura di questi animali ha il potenziale per rivitalizzare le praterie artiche, una vasta regione con importanti proprietà di lotta ai cambiamenti climatici, come l’accumulo del carbonio e la soppressione del metano.
“Oltre a riportare in vita antiche specie estinte, come il mammut lanoso, saremo in grado di sfruttare le nostre tecnologie per aiutare a preservare le specie in pericolo di estinzione che sono sull’orlo dell’estinzione e ripristinare gli animali in cui l’umanità ha contribuito alla loro scomparsa“. (30Science.com)