(30Science.com) – Roma, 4 ago. – L’esempio più antico al mondo di geometria applicata è stato rinvenuto su una tavoletta di argilla di circa 3.700 anni fa, che è rimasta nascosta in bella vista in un museo di Istanbul per oltre un secolo. A rintracciare e studiare questo importante reperto è stato un matematico dell’Università del Nuovo Galles del Sud (UNSW), in Australia, e lo studio è stato pubblicato oggi su Foundations of Science.
La tavoletta, nota come Si.427, è stata scoperta alla fine del XIX secolo, in quello che oggi è l’Iraq centrale, ma il suo significato era sconosciuto fino ad oggi. La ricerca rivela anche un’avvincente storia di vita quotidiana, di una disputa nel territorio dell’epoca.
“Si.427 risale al periodo antico babilonese, dal 1.900 al 1.600 a.C.“, afferma il ricercatore capo Daniel Francis Mansfield della School of Mathematics and Statistics della UNSW. “È l’unico esempio noto di documento catastale di quel periodo, un piano utilizzato dai geometri per definire i confini di un terreno. In questo caso, ci dice dettagli legali e geometrici su un campo che viene diviso dopo che una parte di esso è stata venduta“.
Questo è un oggetto significativo perché il topografo usa quella che ora è conosciuta come “terna pitagorica” per creare angoli retti precisi. “La scoperta e l’analisi della tavoletta hanno importanti implicazioni per la storia della matematica“, afferma Mansfield. “Per esempio, questo è stato scritto più di mille anni prima della nascita di Pitagora“.
“Un’altra tavoletta si riferisce a una disputa tra Sin-bel-apli – un individuo di spicco menzionato su molte tavolette, tra cui Si.427 – e una ricca proprietaria terriera“, precisa Mansfield. “La disputa riguarda preziose palme da dattero al confine tra le loro due proprietà. L’amministratore locale si impegna a inviare un geometra per risolvere la controversia. È facile vedere come la precisione fosse importante nel risolvere le controversie tra individui così potenti”. (30Science.com)